''La grazia danza''. La coreusi ad Alessandria d'Egitto tra I e IV secolo d.C.
La tesi analizza la funzione della danza nell'antichità e in particolar modo nell'Alessandria d'Egitto cristiana. Grazie all'analisi di testi (Clemente Alessandrino, Atti apocrifi di Giovanni) e comunità (Terapeuti, Meleziani) fa ritornare alla luce pratiche e liturgie smarrite, evidenziando il valore anche religioso della danza.
Oggi queste prassi coreutiche alessandrine non sono nient’altro che liturgie smarrite di comunità perdenti. Non abbiamo finora a disposizione che queste esigue testimonianze, anche perché i gruppi in cui questi riti coreutici avvenivano, non essendosi integrati nella religione ufficiale, furono sopraffatti. Tanto i Terapeuti quanto i Meleziani e l’ambiente gnostico in cui ebbero origine gli Acta Johannis furono comunità ai margini rispetto all’esperienze religiose più diffuse, comunità di cui presto la storia cancellò le tracce. Pur se divisi da ambienti diversi, fedi discordi e differenti significati attribuiti alla coreusi, le testimonianze che possediamo hanno qualcosa in comune. Innanzitutto praticano un’unica modalità di danza, fatta di salti e battiti di mano in cerchio; in secondo luogo concedono all’arte coreutica un ruolo prioritario all’interno dei riti del proprio gruppo. Vi è un vero e proprio filone coreutico alessandrino, iniziato dai Terapeuti, continuato negli Acta Johannis, conosciuto da Clemente e ancora vivo coi Meleziani, lo stesso filone a cui Pambone accennava nel suo aneddoto. L’importanza attribuita alla danza ad Alessandria dà origine a una tradizione tanto varia quanto compatta, in cui differenti correnti religiose si accostano fra loro e si influenzano. Abbiamo ancora grosse lacune nella nostra ricostruzione, tuttavia ci è possibile tentare di ricomporre alcuni legami tra i vari gruppi. Si può ipotizzare che nelle sue fasi iniziali la coreusi ad Alessandria ebbe come protagonisti gli asceti della Mareotide, comunità inserita nel pieno del contesto mediogiudaico della diaspora; si è già visto poi come il racconto della danza di Cristo, che sostituisce l’ultima cena negli Acta Johannis, presenti la medesima finalità di ermeneutica biblica propria delle veglie terapeutiche.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Pini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Remo Cacitti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 62 |
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