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Supporto sociale: fattore di benessere organizzativo

I temi che stanno acquistando maggior importanza all’interno dell’ambiente lavorativo nella società odierna riguardano il benessere organizzativo, la salute e la qualità della vita.
Il concetto di lavoro è fondamentale per l’esperienza umana, poiché è ciò che impegna l’uomo in tutto il suo ciclo di vita; una relazione che da sempre viene definita come indissolubile.
Nell’era preindustriale dominava un’ideologia secondo la quale il lavoro manuale non era parte della società, assumendo una connotazione negativa, poiché associato ai termini di sofferenza e fatica. Il termine lavoro deriva dal latino labor, che significa appunto fatica.
Con l’avvento dell’era industriale il concetto di lavoro assume un significato diverso, inteso come erogazione da parte dell’uomo di una forza produttiva che al tempo stesso è trasformazione e creazione. Viene perciò posto rilievo alla centralità della persona all’interno dell’impresa in cui opera e alla visione del lavoro nel suo significato positivo, necessario per la soddisfazione dei bisogni personali e per un arricchimento della propria autostima.
Il lavoratore deve essere inteso non più solo come forza-lavoro o risorsa economica da inserire nei processi di produzione, ma anche come persona appartenente a un progetto lavorativo di cui possa comprenderne il senso. Il singolo deve avere la possibilità di esprimere i propri progetti, di essere e sentirsi protagonista all’interno dell’organizzazione, di poter condividere con altri un percorso di conoscenza continua.
La vita lavorativa diventa ragione di valorizzazione personale, premessa imprescindibile alla realizzazione dell’attuale concetto di salute, quale stato di equilibrio fisico, psichico e sociale, e non più di semplice assenza di malattia; in sostanza diviene benessere da perseguire laddove le persone vivono e lavorano (Toffoletto e Latocca, 2009).
A livello lavorativo avvengono dei cambiamenti nelle modalità produttive, nelle caratteristiche della forza lavoro (ad esempio subentra maggiormente la presenza della donna), nella formulazione dei contratti, nelle forme di organizzazione. Questi cambiamenti implicano perciò trasformazioni sia al concetto del lavoro, sia al concetto del benessere lavorativo, focalizzando l’attenzione non più soltanto alle problematiche legate alla salute e alla sicurezza, ma diviene necessario porre attenzione alla prevenzione e all’osservazione.
Il tema del benessere organizzativo richiede perciò una nuova forma di convergenza tra il sapere sulla salute e quello sull’organizzazione, tenendo in considerazione le dimensioni del lavoro, la valorizzazione dei dipendenti, i rapporti che vengono ad instaurarsi all’interno dell’organizzazione stessa, l’equità del trattamento retributivo, l’organizzazione del lavoro, ma soprattutto indagando quanto questi possano incidere sul benessere delle persone e dell’organizzazione, divenendo fattori di rischio o di protezione (Avallone e Paplomatas, 2005).
Il presente lavoro analizza lo sviluppo del concetto di benessere organizzativo, e sottolinea l’importanza delle relazioni che si vengono ad instaurare all’interno dell’organizzazione.
Il primo capitolo si occupa della definizione sia del concetto del benessere nell’ambito del lavoro, delineando i concetti chiave legati alle problematiche connesse al lavoro, sia del concetto di salute organizzativa, riprendendo il lavoro intrapreso da Avallone e Paplomatas (2005), in cui vengono descritte le caratteristiche e le condizioni che la determinano.
Nel secondo capitolo principalmente viene analizzato il ruolo che assume il supporto sociale, inteso come fattore interno all’ambiente lavorativo in grado di proteggere i lavoratori da agenti negativi, quali lo stress, il burn-out, il turnover. Vengono inoltre definiti i ruoli assunti dagli individui all’interno dell’organizzazione stessa.

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4 Capitolo 1 BENESSERE E SALUTE Il benessere (da ben – essere = “stare bene” o “esistere bene”) è uno stato che coinvolge diversi aspetti dell’essere umano. L’accezione antica faceva coincidere il benessere con la salute, per lo più a livello fisico, riconducendo il termine a una condizione di assenza di patologie; nel tempo ha assunto un significato più ampio, rappresentando aspetti del benessere fisico, mentale e sociale. Nel 1986 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), specificamente nella Carta di Ottawa, ha definito la salute come un concetto positivo che amplifica le risorse sociali e personali, così come le capacità fisiche. La salute perciò è legata sia ad aspetti sociali sia individuali, identificando la dimensione sociale come il ruolo fondante nella promozione del benessere individuale. Oltre che essere associato alle condizioni individuali e sociali della persona, la salute indica anche la transizione dall’attenzione per i deficit personali da correggere, poiché legati a patologie, alla rivalutazione degli aspetti individuali e sociali che possono rappresentare risorse e potenzialità necessarie per la vita dell’individuo. Si passa dunque da una concezione della salute centrata sul mantenimento di uno stato di equilibrio tra il benessere e il malessere, dove la prevenzione è sempre connotata negativamente poiché centrata sulla perdita della salute, ad un’idea caratterizzata dalla consapevolezza dell’inscindibilità del continuum malessere-benessere, dando enfasi agli indicatori positivi di salute. A causa dell’ampia natura del concetto del benessere, risulta difficile individuare una concezione idonea su cui possano vertere i diversi studi legati alla concezione del benessere. Nella prospettiva soggettiva, ad esempio, il benessere viene analizzato in rapporto alle condizioni di vita oggettive e dei fattori socio-demografici e situazionali, ai processi psicologici e psico-sociali. Chi sostiene questa prospettiva sostiene che il benessere sia legato alla condizione in cui si sperimentano la felicità e la soddisfazione, dando importanza e significato alle emozioni positive dell’esperienza (Cicognani, 2001). Se si sposta invece l’attenzione sul benessere sociale, e quindi sulle relazioni che si instaurano tra l’individuo e il sociale, si osserva che oltre alle emozioni positive, c’è anche un bisogno

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Piovano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Daniela Converso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

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