Disoccupazione e precarietà - Le nuove contraddizioni del mercato del lavoro
Introduzione
La disoccupazione è definibile come la perdita delle coordinate dell’esistenza (Pugliese, 1993), pertanto un’ esperienza drammatica, specialmente se si verifica a livello di massa, come nel caso delle comunità di Marienthal, nell’Austria degli anni ’30.
Attualmente, la disoccupazione è uno dei fenomeni più diffusi al mondo, e nella prima parte del mio lavoro, proverò ad introdurre l’argomento centrale della tesi, analizzando il lavoro e tutte le parti attinenti: si vedrà infatti come il lavoro non può essere separato dal lavoratore, non può esservi una sostanziale distinzione, in quanto il lavoro non può essere considerato una merce. Il principio “Il lavoro non è una merce” enunciato nella Dichiarazione di Philadelphia nel 1944 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, dimostra come questa sia una credenza comune in tutti gli Stati che hanno aderito a questa agenzia specializzata dell’Onu.
Il lavoro, nel secolo appena trascorso e in quello che viviamo attualmente, ha visto modificare il suo aspetto in vista di cambiamenti a volte drammatici, a volte semplicemente positivi, a volte in vista del raggiungimento dell’agognato benessere, a volte invece verso un peggioramento dello status di ogni individuo. Il lavoro, con tutte le sue sfaccettature, è il risultato dell’influenza di congiunture politiche e sociali.
Aris Accornero indica il ‘900 come “il secolo del lavoro”, a causa dell’importanza che gli viene attribuita, combattuto oggi “fra l’essere e l’apparire”, durante il quale l’anomia della società e la ricerca di possessi materiali ha attraversato l’uomo facendolo apparire come eterno insoddisfatto. Diversi punti di vista arrivano direttamente da sociologi che analizzano il fenomeno, spesso parlando di “lavoro astratto” come Marx, oppure dividendo le epoche del lavoro in diverse fasi, come Robert Castel ( cit. in Grande, Parini, 2007, p.118).
Nella seconda parte, invece, si vedrà come si arriva allo status di disoccupazione e cosa significhi davvero per l’individuo. E’ fondamentale comprendere il passaggio da occupato a disoccupato, capire soprattutto il significato che gli si attribuisce oggi e che gli si attribuiva ieri. Vedremo poi la divisione che opera Pugliese (1993), che ci parla di differenti tipi di disoccupazione: una suddivisione rappresentativa di diverse epoche storiche (con le loro inevitabili conseguenze), ma ancora di portata attuale. Importante ruolo è svolto dai sindacati che accompagnano i lavoratori nelle proteste già da inizio Novecento, per poi arrivare fino ad oggi, sempre più impegnati in lotte per difendere i diritti più elementari dei lavoratori di tutte le generazioni. Il loro ruolo si è trasformato, evoluto, e si fanno protagonisti di settori diversi, tanto da risultare come tramite tra Governo e popolazione, sviluppare quello che è la concertazione sociale o essere figura di spicco in materia previdenziale o per la gestione della Cassa integrazione guadagni. Esso svolge anche funzione giudiziaria: ad esempio, durante il rito del lavoro, il sindacato può rendere osservazioni o informazioni in qualsiasi forma su istanza del giudice a favore del lavoratore .
Tante le politiche del lavoro, quali ad esempio quelli riguardanti la regolamentazione del mercato del lavoro, la promozione dell’occupazione, il mantenimento del reddito in caso di sospensione temporanea del lavoro o di riduzione dell’orario dello stesso, e quelle politiche volte ad una maggiore flessibilità delle condizioni di incoming e outsourcing dal mondo del lavoro.
Vedremo quindi come si passa da uno stato di disoccupazione ad uno di flessibilità perenne, oppure di come non si potrà mai essere disoccupati in quanto non si ha mai avuto una vera e propria disoccupazione.
Nella terza e ultima parte del mio lavoro, si arriverà quindi a parlare di flessibilità, in seguito alle speciali modifiche che rendano il lavoro cosiddetto “flessibile”.
Il termine “flessibilità” è utilizzato quasi come un’ancora di salvezza, che rende l’intera società omologata dalla stessa cattiva condizione; la flessibilità, se diviene una trappola, diviene dunque precarietà e quindi paragonabile ad una disoccupazione latente.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Olga Aloise |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Antonino Campennì |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 57 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Generazione mille euro: giovani tra precarietà e flessibilità
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi