Gli OGM tra entusiasmo e paura: un caso di mala informazione
L’Italia è un Paese davvero particolare e detiene, tra i tanti record, anche un primato in ambito biotecnologico: siamo infatti l’unico Stato in cui è di fatto vietata la ricerca, sono tassativamente proibite la coltivazione e produzione, ma allo stesso tempo sono permessi l’import, la commercializzazione e il consumo degli OGM. Risultato? I consumatori mangiano da anni prodotti contenenti organismi geneticamente modificati, siamo costretti a importare gran parte delle materie prime alimentari, i nostri agricoltori non riescono ad essere più competitivi sul mercato internazionale, la nostra ricerca pubblica, un tempo all’avanguardia nel settore, sta per chiudere i battenti e alcuni nostri prodotti tipici, uno su tutti il pomodoro San Marzano, sono scomparsi o in via di estinzione.
Come si è arrivati a questo stato di cose? Nella mia tesi, attraverso una carrellata di articoli dagli anni '80 ad oggi, analizzati sia dal punto di vista contenutistico che linguistico, ho cercato di appurare le responsabilità dei media in questo ambito. Emotività, sensazionalismo, imprecisioni, faziosità, impreparazione, asservimento al pensiero comune, nonchè leggende metropolitane e banalità sono stati i principali ingredienti di questo cocktali letale che ha favorito un'accoglienza suicida e irrazionale di queste tecnologie. Il caso degli OGM è emblematico del rapporto difficile e conflittuale tra mondo scientifico e società italiana. Rapporto che, se non verrà presto ricucito, avrà pesanti ricadute sullo sviluppo materiale e morale del nostro Paese.
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Informazioni tesi
Autore: | Federica Levi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo |
Relatore: | Stefano Lepri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 691 |
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