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Convergenza o divergenza nell'economia mondiale? Un'analisi empirica.

Il permanere e l’ampliarsi dei divari che separano le economie mondiali mi ha spinta ad approfondire il tema della convergenza e a verificare l’esistenza o meno di fenomeni ad essa riconducibili. Più in particolare ciò che mi propongo con il mio lavoro è di verificare, attraverso un’indagine empirica, se negli ultimi venticinque anni le economie più arretrate si siano o meno avvicinate in termini di crescita economica alle economie più avanzate e se si con quale intensità.
Ho organizzato il mio studio in tre capitoli con i quali cerco di dare una visione generale dell’argomento cominciando dalla letteratura in proposito per arrivare poi a dati concreti.
Il primo capitolo è dedicato ai diversi contributi teorici sull’argomento. Inizierò con il pensiero dei classici fino ad arrivare alle ultime tendenze identificabili con le nuove teorie sulla crescita endogena.
Per quanto riguarda il secondo capitolo, l’obiettivo è quello di presentare i diversi metodi utilizzati e formulati finora per il calcolo e la verifica empirica dell’esistenza di processi di convergenza. Illustrerò i metodi più utilizzati ovvero quello dello scarto quadratico medio e quello della convergenza beta ma anche altri metodi un po’ più elaborati quali le matrici markoviane su cui però non mi soffermerò nei dettagli.
Il terzo e ultimo capitolo è dedicato alle evidenze empiriche sul tema. Non riporterò studi condotti da altri ma sarò io stessa a rilevare attraverso dati su PIL pro capite, tasso di crescita e popolazione, l’esistenza o meno di processi di convergenza negli ultimi venticinque anni tra le economie mondiali utilizzando il metodo della convergenza sigma e quello della convergenza beta.
Il risultato è che malgrado negli ultimi anni le economie in via di sviluppo abbiano presentato un tasso di crescita leggermente superiore rispetto alle economie avanzate, nel complesso non è possibile rilevare alcun processo di convergenza se non con riferimento al 2009, anno in cui la grave recessione ha colpito duramente le economie più avanzate favorendo un riavvicinamento ad esse pur se minimo delle economie più povere.
La mia analisi quindi non fa altro che confermare quanto già altri studiosi avevano dimostrato vale a dire che non è possibile ridurre il discorso della convergenza alle sole variabili del PIL pro capite e del tasso di crescita ma occorre tenere in considerazione altre variabili che non consentono alle singole economie di convergere nel lungo periodo. Le condizioni di partenza di ciascun paese differiscono troppo perché si possano prevedere fenomeni di crescita uniformi e soprattutto la storia ha dato prova di come alcuni paesi siano rimasti totalmente estromessi dal processo di trasmissione della tecnologia e delle conoscenze necessarie ad un miglioramento strutturale delle singole economie.

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   2 INTRODUZIONE Il permanere e l’ampliarsi dei divari che separano le economie mondiali mi ha spinta ad approfondire il tema della convergenza e a verificare l’esistenza o meno di fenomeni ad essa riconducibili. Più in particolare ciò che mi propongo con il mio lavoro è di verificare, attraverso un’indagine empirica, se negli ultimi venticinque anni le economie più arretrate si siano o meno avvicinate in termini di crescita economica alle economie più avanzate e se si con quale intensità. Ho organizzato il mio studio in tre capitoli con i quali cerco di dare una visione generale dell’argomento cominciando dalla letteratura in proposito per arrivare poi a dati concreti. Il primo capitolo è dedicato ai diversi contributi teorici sull’argomento. Inizierò con il pensiero dei classici fino ad arrivare alle ultime tendenze identificabili con le nuove teorie sulla crescita endogena. Per quanto riguarda il secondo capitolo, l’obiettivo è quello di presentare i diversi metodi utilizzati e formulati finora per il calcolo e la verifica empirica dell’esistenza di processi di convergenza. Illustrerò i metodi più utilizzati ovvero quello dello scarto quadratico medio e quello della convergenza beta ma anche altri metodi un po’ più elaborati quali le matrici markoviane su cui però non mi soffermerò nei dettagli. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato alle evidenze empiriche sul tema. Non riporterò studi condotti da altri ma sarò io stessa a rilevare attraverso dati su PIL pro capite, tasso di crescita e popolazione, l’esistenza o meno di processi di convergenza negli ultimi venticinque anni tra le economie

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Informazioni tesi

  Autore: Cristina Ielo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Guido Signorino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 140

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Parole chiave

catching-up
convergenza
convergenza beta
convergenza sigma
crescita economica
divergenza

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