Questioni di antroponimia nelle iscrizioni runiche
Il proposito di questo lavoro è quello di poter contribuire, per quanto è possibile, allo sviluppo della ricerca sull’onomastica germanica. Lo studio ha infatti lo scopo di catalogare e analizzare gli antroponimi rintracciabili nelle iscrizioni runiche del periodo compreso tra i secoli II e VIII d.C. che utilizzano il fuþark originario, in ambito continentale e scandinavo.
Gran parte dell’indagine runologica dell’ultimo secolo è incentrata sugli antroponimi, o presunti tali, ritrovati nei testi delle iscrizioni runiche. Sebbene il numero degli studi sull’argomento sia decisamente cospicuo, molto lavoro resta ancora da fare, sia perché le testimonianze runiche a disposizione sono indubbiamente ricche e complicate, sia perché l’indagine archeologica mette costantemente a disposizione dei runologi nuovo materiale da analizzare. Allo stato attuale si dimostra inoltre necessario un lavoro che possa riepilogare e confrontare in modo critico e organico le numerose monografie sul tema, cercando di evidenziare i risultati ottenuti e i problemi ancora non risolti.
Il primo obiettivo di questo lavoro è dunque quello di strutturare un corpus che comprenda tutti gli antroponimi ascrivibili al periodo più antico della tradizione runica, in ambito sia scandinavo sia continentale. Una seconda fase del lavoro è dedicata all’analisi, principalmente morfologica e semantica, del corpus ottenuto.
Nel primo capitolo è offerta una panoramica generale sulle caratteristiche più evidenti dell’antroponimia germanica. È fornita, innanzitutto, un’essenziale classificazione tipologica degli antroponimi. Sono dunque analizzate le peculiarità più importanti dell’onomastica germanica, con un’attenzione particolare rivolta alla semantica e all’impiego dell’allitterazione. Si considera, infine, l’importanza delle attestazioni onomastiche runiche nel più ampio ambito dell’antroponimia germanica.
I criteri adottati per la selezione del corpus di analisi sono esplicitati nel secondo capitolo. Vengono indicate le principali fonti alle quali si è fatto riferimento per collezionare il materiale analizzato e la metodologia impiegata per la scelta del corpus definitivo.
Nei capitoli terzo e quarto sono concentrati i risultati ottenuti dall’analisi effettuata. In particolare, il terzo capitolo è dedicato alle caratteristiche morfologiche del corpus esaminato. Dopo una prima classificazione degli antroponimi in base a genere, caso e tema, si analizzano le tecniche più produttive utilizzate per la formazione dei nomi propri, con una particolare attenzione rivolta alla composizione e all’affissazione. Viene, infine, fornito un repertorio degli elementi ricorrenti negli antroponimi analizzati.
Il capitolo quarto è dedicato all’indagine semantica. Sono indicati i campi semantici individuati e gli antroponimi che a ciascuno di essi fanno riferimento. Vengono dunque analizzati i nomi propri connotati positivamente, i patronimici e i soprannomi. Sono, infine, presi in esame gli antroponimi il cui etimo è incerto o non conosciuto. Un particolare interesse è rivolto alla produttività degli elementi semantici individuati nel corpus e presenti anche nelle testimonianze onomastiche riconducibili a fonti non runiche, come, ad esempio, gli antroponimi medievali italiani di origine germanica.
L’ultimo capitolo offre una sintesi dei risultati ottenuti dall’analisi effettuata, riepilogando le peculiarità individuate nel corpus esaminato.
Per via della vastità del tema analizzato, la presente trattazione non ha la pretesa dell’esaustività, ma si pone come una proposta di lavoro, atta a stimolare eventuali approfondimenti, verifiche e correzioni.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonello Sini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Sassari |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Carla Falluomini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 114 |
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