Dalla brand identity alla network identity: il caso MiTo Settembre Musica
Constatata la strategicità della brand identity nell’ambito dell’impresa di produzione, ci si chiede in che termini lo stesso concetto sia applicabile ed efficace in ambito culturale. Come sappiamo, le organizzazioni culturali attingono sempre di più al campo delle teorie economiche e commerciali per riuscire anch’esse a guadagnare credito come soggetti competitivi in un’ottica di mercato. Economia e cultura non sono più due discipline contrapposte, ma vanno man mano ad influenzarsi reciprocamente nei mercati attuali.
In secondo luogo si va consolidando la convinzione che, come affermano le teorie economiche relazionali, dei networks, anche in ambito culturale risulti vantaggioso un simile approccio: un tipo di organizzazione reticolare, capace di lavorare in maniera concertata con diversi attori, diventa maggiormente competitiva e acquisisce maggiori vantaggi. Essendo il prodotto culturale un prodotto complesso, che richiede da parte del consumatore un particolare coinvolgimento, sia in termini emotivi, psicologici, ma anche in termini di tempo e di costo, specie nel caso dello spettacolo dal vivo, l’organizzazione in network rende possibile l’attenuazione di tali costi: in termini di marketing, l’organizzazione a rete è capace di dispiegare importanti vantaggi a livello si sviluppo delle strategie di comunicazione, delle strategie di distribuzione e anche delle strategie di prezzo, divenendo maggiormente attrattiva per il consumatore finale.
Se dunque un tipo di approccio network è auspicabile nel campo dell’offerta culturale, d’altra parte questo tipo di approccio implicherà una necessaria revisione del concetto di brand identity così come concepito nelle teorie di marketing tradizionali. Nelle sue molteplici relazioni con differenti attori, l’organizzazione culturale verrà percepita non più come un soggetto unico e riconoscibile, ma come un insieme di differenti forze, andando ad offuscarne la percezione in termini di identità. Il fatto stesso di accogliere sponsor privati, che chiederanno particolare visibilità da parte dell’organizzazione, presuppone che l’identità e la reputazione di ciascuna delle imprese finanziatrici influenzerà la percezione dell’identità dell’organizzazione stessa. Ciò accadrà a maggior ragione in un contesto di offerta culturale concertata fra più attori, più fornitori, più territori.
Si vede necessaria l’analisi di queste nuove implicazioni che comportano l’organizzazione a rete per il concetto di identità. Si vede necessario lo studio del concetto di “network identity”.
A questo scopo si ritiene utile attingere alla nozione di “distretto”
Il mondo della cultura sta guardando con particolare interesse ai distretti, e, sulla scia di esperienze straniere, si sta cercando anche in Italia di creare dei distretti culturali.
Tuttavia queste esperienze fanno ancora fatica ad affermarsi come leve di vero sviluppo economico, e l’impressione diffusa è quella che i distretti culturali in Italia debbano ancora acquisire un proprio credito e legittimità tanto fra le istituzioni pubbliche quanto fra le imprese, tanto fra i soggetti territoriali quanto fra il pubblico. Non si è ancora sviluppata per questi sistemi una strategia utile per la costruzione, l’affermazione e la comunicazione di una network identity.
Alla luce di tali considerazioni, viene proposto uno studio sul caso del festival internazionale della musica MiTo Settembre Musica, iniziativa nata dal gemellaggio artistico e culturale delle città di Milano e di Torino. Ci si chiede in particolare quale scenario si va configurando per il festival nella percezione del pubblico e dei suoi interlocutori principali (operatori, artisti, istituzioni…) attraverso l’analisi comparata dei dati ottenuti da ricerche sul campo effettuate nelle scorse edizioni. Si cercherà infine di ipotizzare alcune strategie da implementare utili a far acquisire al brand MITO Settembre Musica un’identità positiva per tutti i suoi interlocutori, e in particolare per il suo pubblico più vasto, tanto torinese, quanto milanese, quanto, infine, internazionale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Anna Laura Carboni |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | MASP- Management dello Spettacolo |
Anno: | 2008 |
Docente/Relatore: | Grassi Andrea |
Istituito da: | SDA Bocconi- Accademia Teatro alla Scala |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 98 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
L'internazionalizzazione del Made in Italy in un approccio network: il contributo dei distretti culturali
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi