L'intelligenza collettiva passa per il Web?
Il presente lavoro ha l’obiettivo di approfondire la tematica del cyberspazio come supporto dell’intelligenza collettiva e dunque una delle principali condizioni del suo sviluppo.
Innanzitutto vi è un’introduzione al concetto del “sapere on line”, alle caratteristiche della comunicazione mediata dal computer (CMC) e agli strumenti della comunicazione in rete. Successivamente si presenterà un’analisi approfondita riguardante l’idea dell’intelligenza collettiva. Si spiegherà che, per esercitare l’intelligenza collettiva, la nostra realtà esige persone che sappiano vivere una responsabilità individuale e collettiva, che sappiano preoccuparsi dell’altro, che scoprano i vantaggi della cooperazione e si accostino alle risorse come beni comuni che in quanto tali possano espandersi a beneficio della collettività. Negli ultimi anni sul Web sono fiorite e cresciute comunità di persone, che quotidianamente lavorano a grandi progetti, “costruendo una conoscenza condivisa” a disposizione di chiunque voglia utilizzarla, e comunità in cui ogni individuo ha la possibilità di esporre il proprio pensiero. E se fino a pochissimo tempo fa i costi di navigazione erano ancora molto elevati oggi la disponibilità di banda è aumentata e i nuovi media come le tecnologie peer-to-peer e i portali di video o music sharing possono essere sfruttati per tutta la loro potenzialità.
Questo studio ha lo scopo di presentare due delle applicazioni Web 2.0 che facilitano la distribuzione dei contenuti e la socializzazione, Wikipedia e YouTube.
L’importanza dedicata a Wikipedia deriva fondamentalmente da due fattori. Innanzitutto l’importanza in sé, come dato storico e culturale, di un’enciclopedia on line creata e gestita dai liberi contributi degli utenti, una delle più grandi enciclopedie della storia e una delle più grandi iniziative culturali tout court (considerati soprattutto i nuovi contesti e le dimensioni in cui si trova ad operare e le difficoltà insite nelle sue stesse scelte organizzative). Davanti alla creazione di questa enciclopedia è difficile rimanere indifferenti: questo lavoro intellettuale, gratuito e auto-organizzato di qualche milione di iscritti non può davvero essere ignorato. Il secondo fattore è che Wikipedia, in quanto più grande “comunità wiki” esistente oggi, ha sfatato in un certo senso anche un altro “mito”, e cioè che non possa esistere una comunità (che produca davvero dei contenuti) variegata e di grandi dimensioni, basata sulla collaborazione e su “confini” aperti, gestita in modo paritario, con poche regole di base e molte consuetudini stabilite ad hoc in modo democratico. È infatti opportuno notare che Wikipedia è una comunità che si avvale di una piattaforma costruita su un software tutt’altro che particolarmente complesso o avanzato e che sopravvive nonostante adotti una politica di grande tolleranza nei confronti delle contribuzioni anonime, che sono tuttavia una delle principali cause di problemi e disfunzioni. Lo studio comprende i risultati di un questionario compilato da alcuni studenti del corso di laurea in “Lingue Moderne per il Web” (Università degli Studi di Palermo), riguardante l’utilizzo e le considerazioni che gli studenti fanno sull’enciclopedia on line di cui discuteremo.
Per quanto riguarda l’ultimo capitolo, si è scelto di dedicarlo a YouTube, che attualmente si colloca in testa alla schiera dei nuovi “padroni della comunicazione”, mostrando che la tanto preannunciata nuova era di internet è finalmente arrivata. Andremo a scoprire le ragioni del boom di YouTube seguendo il percorso della sua breve vita e vedremo quali prospettive stanno nascendo per il futuro. A ciò seguirà un’analisi su come i molti politici statunitensi si stanno avvalendo per le elezioni presidenziali del 2008 dei nuovi strumenti di propaganda elettorale forniti dalla rete. Negli ultimi anni, infatti, l’America ha assistito all’avanzata di Internet, nuovo fenomeno mediatico che ha letteralmente soppiantato il ruolo egemonico rivestito dalla TV fino a pochi anni fa. Con il Web si è assistito alla diffusione di video di propaganda on line e dei social networks. Infine l’aspetto più interessante sarà proprio quello riguardante l’impatto sociale che questo nuovo mezzo ha avuto e potrà avere in seguito, per capire se davvero, come pensano molti esperti, YouTube ha segnato la fine dell’era della TV.
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Informazioni tesi
Autore: | Rosalia Conti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Tecnologie e didattica delle lingue |
Relatore: | A. Prof.re Di Sparti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
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