Lavoro a tempo determinato fra vincoli comunitari e disciplina interna: problemi aperti
L’oggetto di questa tesi è la disciplina comunitaria sul lavoro a tempo determinato ed in particolare l’analisi dell’eventuale violazione della clausola di non regresso da parte della normativa italiana di attuazione nel settore privato della direttiva 99/70/CE, avvenuta tramite la promulgazione del d. lgs. 368/2001, e successive modifiche.
Il primo capitolo della tesi, di carattere generale, ha lo scopo di illustrare brevemente lo sviluppo storico e le caratteristiche della politica sociale europea e del dialogo sociale europeo, fino ad arrivare alla regolamentazione comunitaria dei lavori atipici, per comprendere l’origine e le modalità dell’intervento comunitario in tale materia.
Fin dalla fine degli anni ’70, infatti, la Comunità Economica Europea ha tempestivamente posto l’attenzione verso i lavori atipici, tentando una regolamentazione (volta ad armonizzare le normative nazionali ed ad aumentare il livello di occupazione) che però non è efficacemente riuscita fino allo sviluppo del metodo del “dialogo sociale” e del rafforzamento degli strumenti legislativi in materia sociale dell’Unione Europea (in particolare grazie al Trattato di Maastricht e a quello di Amsterdam).
Nel secondo capitolo l’ambito di analisi si restringe alla fattispecie del lavoro a tempo determinato, regolamentato dalla direttiva 99/70/CE, che recepisce un accordo delle parti sociali europee. Viene quindi esaminato il contenuto di tale accordo, prestando particolare attenzione alle disposizioni che interessano l’oggetto principale di questa tesi, affrontato nel terzo capitolo. A questo segue l’esame di due sentenze della Corte di Giustizia Europea, la Mangold e la Adeneler, particolarmente importanti per una serie di elementi interpretativi forniti dalla Corte, che saranno indispensabili per valutare l’eventuale violazione della clausola di non regresso della normativa interna di attuazione della direttiva 99/70/CE.
Nel terzo capitolo viene poi affronta la questione principale di questa tesi: la presunta violazione della clausola di non regresso da parte del d. lgs. 368/2001 e successive modifiche, tenendo conto degli elementi che sono stati sviluppati in precedenza (attinenti al contenuto della direttiva 99/70/CE e all’interpretazione giurisprudenziale della CGE), del corposo dibattito sviluppatosi in seno alla dottrina e di alcuni elementi forniti dalla giurisprudenza interna.
La presunta violazione della clausola di non regresso sarà esaminata prendendo in considerazione gli aspetti della disciplina interna verso i quali sembra concretizzarsi un regresso delle tutele per il lavoratore a tempo determinato rispetto alla disciplina precedente, salvo poi riferirsi al livello generale di tutela, determinato dai vari aspetti analizzati, in particolare quelli caratterizzanti la normativa.
La conclusione a cui l’adozione di tale metodo perviene è che il d. lgs. 368/2001, come in seguito modificato, non sembra violare la clausola di non regresso contenuta nella direttiva 99/70/CE, a meno che non venga disconosciuto il principio della necessaria temporaneità delle ragioni legittimanti l’apposizione del termine, di cui all’art. 1, comma 1, d. lgs. 368/2001, principio che invece sembra desumibile dall’interpretazione giurisprudenziale interna e da quella dottrinale.
Anche se tale principio fosse giudicato essere decaduto, il d. lgs. 368/2001, e successive modifiche, non sembrerebbe comunque violare la clausola di non regresso, in base al principio derivante dalla giurisprudenza comunitaria per cui una tale violazione può essere giustificata se la ratio della normativa interna non è quella di dare attuazione alla direttiva. Questo principio sembra essere applicabile anche nel caso italiano, dato che la ratio sottostante al d. lgs. 368/2001 (come si desume anche dai lavori preparatori) sembra essere quella di riformare la materia del lavoro a tempo determinato, piuttosto che applicare la direttiva.
Seguendo questo ragionamento, ecco però emergere un ulteriore vizio giuridico del decreto in esame, ovvero la presenza di un eccesso di delega, in quanto esso costituisce una riforma del lavoro a tempo determinato, non autorizzata dalla delega parlamentare.
Alla parte finale di questa tesi, le conclusioni, segue un’appendice, che illustra gli effetti che alcune delle recentissime modifiche al d. lgs. 368/2001 hanno avuto relativamente alle questioni della presunta violazione della clausola di non regresso e dell’eccesso di delega.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Matteo Perinti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi europei |
Relatore: | maria Paola monaco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 153 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il contratto a termine nella direttiva comunitaria
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi