Psicologia, grafologia ed altre discipline: persona, luci ed ombre in Freud, Moretti e Jung
La psicologia non e’ considerata un scienza esatta, in quanto, per “scienza” normalmente si considera una disciplina scaturita da un mondo di precisione, dove sono di casa assiomi e corollari, ipotesi e tesi e dove il sapere acquisito, garantito da esperienze sempre ripetibili, é valido sempre ed in ogni situazione.
Si e’ portati anche a credere che la scienza, come tale, abbia aumentato continuamente le sue conoscenze; in realtà il sapere umano scientifico e’ progredito interpretando in modi nuovi concetti già noti: infatti, non esisterebbe l’automobile se qualcuno non avesse inventato la ruota.
Per la psicologia, valgono parametri diversi: ha per oggetto l’esperienza, come la fisica. La differenza sta nel fatto che la fisica studia l’esperienza in sé mentre la psicologia studia l’esperienza dipendente dal soggetto che la attua. Se non si puo’ parlare di scienza esatta, la si puo’ definire “arte di piu’ pensieri”, che a volte si intersecano e si potenziano, a volte si contrappongono e si evolvono, arricchendosi, nel tempo, di contenuti piu’ profondi e consapevoli.
Immagino questi pensieri che scorrono come una serie di binari che, seppure divergenti, hanno un’unica frontiera: conoscere l’uomo “dentro”, con le sue fragilita’, potenzialita’, anche con i suoi inevitabili limiti ed errori.
Piu’ che scienza esatta, dunque, e’ arte.
Arte dell’uomo.
Seguendo la storia di questa disciplina si scopre che, rispetto ad altre, e’ decollata in ritardo, in quanto, per esistere, era necessario che l’uomo, inteso come elaboratore di attivita’ psichiche, potesse essere oggetto di analisi, cosa esclusa dal pensiero umano occidentale dell’antichità. La psicologia, come cammino di studio e di pensiero, e’ estremamente complessa. Ippocrate, medico e filosofo, aprì l’orizzonte alla possibilità di studio dell’essere umano, fondando una vera scienza dell’uomo senza precedenti, basandosi su dati psicologici e fisiologici, il razionale Descartes, invece, distingue il corpo, la materia che ha un’estensione, dallo spirito, che pensa (dualismo).L’anima pensante interagisce con il corpo e ha come sede la ghiandola pineale, scelta in quanto si trova all’interno della scatola cranica e di cui non si conosceva la funzione. Il corpo è considerato dotato di un meccanismo perfetto, in grado di funzionare da solo. Intendere il corpo come macchina lo rende studiabile e questo rappresentò una novità di grande dimensione. Altro aspetto della dottrina di Descartes sono le cosiddette “idee innate”: egli suppone l’esistenza di idee derivanti dai sensi, dalla memoria e all’immaginazione, costituenti un legame tra mente ed oggetti reali. L’approfondimento dell’idea di inconscio, ritenuta, come Descartes, espressione del corpo, è legata a Freud. Leggendo la sua vita si rilevano delle somiglianze di percorso con la vita di Edward Bach, medico gallese scopritore della floriterapia. Mentre in Freud l'inconscio esprime innanzitutto dei bisogni e dei desideri, cioè esprime le pulsioni di fondo, organiche e istintive dell'individuo, - in Jung c'è una visione diversa e molto discussa dell'inconscio. Vicino a Jung si affaccia Fra' Girolamo Moretti: non fu psicologo, eppure molti degli enunciati Junghiani, seppure con terminologie diverse e più semplici, vengono riproposti da Moretti, nei suoi studi grafologici. Per Moretti l’individualità di ogni essere umano e la sua unicità ed il suo limite si riscontrano nella passione predominante, dove si coagulano potenzialità positive e istinti degradanti, in lotta per l’affermazione. La visione morettiana di questo lato oscuro, insondabile, della personalità è affine sostanzialmente con il concetto di Ombra Junghiana: certo i percorsi culturali, la maniera di esprimerli e di concretizzarne i contenuti sono diversi; tuttavia, la genialità intuitiva di Padre Moretti non solo esplicita valori di alta valenza umana e psicologica, ma trasferisce alla scienza grafologica regole e criteri per individuare la sostanza dell’uomo, la sua unica irripetibile individualità “sortita da natura”.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Daniela Sauro Brusa |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | naturopatia con indirizzo floriterapeutico |
Anno: | 2003 |
Docente/Relatore: | Roberto Dott. Gatti |
Istituito da: | Universita' Europea Jean Monnet - medicine bio alternatire - Bruxelles |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La ribellione dell'erede: il contrasto tra Jung e Freud
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi