Implementazione di interfacce grafiche per l'installazione di cluster virtuali
La presente tesi sperimentale nasce grazie all’opportunità offerta dalla HPC Division della Eurotech di Amaro, con l’obiettivo di risolvere alcune delle problematiche nate dallo sviluppo di VirtuaLinux, un progetto innovativo e Open Source che mira a dare una svolta al classico concetto di cluster, studiato da Eurotech in collaborazione con l’Università di Pisa.
VirtuaLinux è una meta-distribuzione che permette di installare cluster fisici o virtuali con una distribuzione Linux standard e nel caso in esame viene installato con Ubuntu 6.10 o CentOs 4.10. La vera innovazione è rappresentata dall’ampia robustezza ai guasti, al contrario di quanto avviene nei classici sistemi di clustering, in cui un malfunzionamento hardware o software, su un qualsiasi nodo, può risultare catastrofico per la consistenza di tutto il cluster.
VirtuaLinux è distribuito con un LiveDVD che serve per l’installazione del software; questo DVD fa partire un installer funzionante interamente su shell. Tale tipo di procedimento risulta essere però molto complesso per un
utente medio, in quanto le operazioni da eseguire sono numerose e di difficile comprensione, non vengono forniti valori di default e, difetto ancor più grave, una volta inserito ogni singolo parametro, non è possibile tornare indietro per correggere eventuali errori.
Da queste problematiche è nata l’esigenza di migliorare l’attuale installer.
Vista l’ambiziosità del progetto, si è deciso di suddividerlo in due parti complementari:
nella prima ci si è occupati della traduzione degli script già esistenti e nella seconda dell’implementazione dell’interfaccia grafica.
Questa tesi si propone in particolare di illustrare i meccanismi ed i passaggi necessari alla creazione dell’interfaccia grafica, in funzione di una maggiore fruibilità da parte degli utenti e della possibilità di manutenzione ed implementazione di nuove parti di software.
Già durante la fase di installazione del cluster, effettuata presso la sede della Eurotech, abbiamo dovuto affrontare le prime problematiche legate alla durata ed alla difficoltà di comprensione del procedimento. Successivamente sono stati scelti i linguaggi di programmazione più adatti, ovvero Glade e Python. Il primo è uno strumento utile a disegnare le finestre e tutti gli elementi che le compongono; il secondo è un linguaggio di scripting portatile su moltissime piattaforme, con la potenza di un linguaggio ad alto livello.
Dopo un’attenta valutazione su quello che offre la tecnologia a livello di installer grafici, si è giunti alla conclusione che il metodo più indicato per dare una soluzione al problema era quello di dotare VirtuaLinux di un Wizard, ovvero un installer grafico dal design intuitivo e facile da utilizzare anche per chi non ha molta dimestichezza con i calcolatori. Questo strumento permette di risolvere tutti i problemi precedentemente citati; esso consente di fornire un’ampia descrizione di quello che sta avvenendo mediante l’uso di finestre e campi di testo, risulta intuitivo nell’uso grazie alla presenza dei bottoni, con cui l’utente medio ha ormai una grande familiarità. Il Wizard permette di conoscere lo stato di avanzamento dell’installazione e dà la possibilità di modificare, in ogni momento, le scelte precedentemente effettuate.
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Informazioni tesi
Autore: | Monica D'andrea |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Udine |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Informatica |
Relatore: | Marino Miculan |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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