L'orizzonte filosofico del progetto locale
Il mio lavoro di tesi muove dalla convinzione e dalla consapevolezza della necessità - non ulteriormente rinviabile - di una riflessione approfondita sul destino della vita urbana all’interno della Cosmopoli che avvolge il pianeta. Tentare allora di articolare un linguaggio e un pensiero all’altezza delle differenze e delle diversità che emergono da questo mosaico, presuppone l’individuazione del massimo pericolo da affrontare in questa congiuntura: l’omologazione intesa in senso culturale, estetico e geografico. L’appiattirsi delle diversità paesaggistiche è fattore da non sottovalutare, per la sua portata e ricaduta su aspetti decisivi come l’incuria diffusa e il degrado sociale che si instaurano in quelle comunità e in quegli aggregati geografici inseriti in meccanismi di dipendenza da logiche e organismi esogeni, che per la loro genesi e costituzione intrinseca non possono tener in alcun conto le ragioni e i simboli propri dell’unicità di ogni volto della Terra.
A fronte del paesaggio di megalopoli e metropoli smisurate che estende i suoi tentacoli e la sua Rete su tutto il pianeta - è urgente un’interrogazione di pensiero che, oltre a mostrare il degrado e l’impoverimento del senso e della concretezza dell’esperienza urbana, riporti al centro l’attenzione per una dimensione di cura, valorizzazione e rispetto dei luoghi che potrebbe contribuire al sorgere di un nuovo approccio etico nei confronti del paesaggio (inteso in una accezione allargata che contiene i suoi risvolti in campo estetico, culturale, sociale e ambientale). E questo potrebbe poi divenire quel nodo tematico cruciale che permetta di affrontare insieme argomenti a prima vista distanti come il problema ecologico a livello locale e globale, il sorgere di un bisogno democratico e di riconoscimento non più restringibile e trattenibile nelle strette maglie e procedure delle istituzioni politiche basate sulla delega rappresentativa, e il senso per una bellezza attiva che vada al di là delle barriere del gusto im-poste dal soggetto contemplante.
La prospettiva che viene descritta, interpretata e commentata nella tesi di laurea, è non solo urbanistica, ma anche sociale, geografica, politica ed estetica, e si sostanzia nella teoria del «progetto locale» e nella proposta del «nuovo municipio». Si è ritenuto utile a questo fine avvicinare lo scenario articolato del «progetto locale» ad una riflessione sul tema della comunità che, anziché la sua natura di “opera” da costruire e realizzare, ne sottolinei il carattere - precedente ad ogni diritto o decisione razionale - di «essere-in-comune», proprio dell’«essere-al-mondo» heideggeriano come della co-esistenza dell’«essere plurale singolare» di cui scrive Nancy. Essere all’altezza di questo pensiero della comunità vuol dire nelle nostre intenzioni rispettare quell’essere-in-relazione che ci rivolge inevitabilmente e sempre all’altro-da-noi stessi, e quindi ad una differenza consustanziale all’evento del nostro «con-essere». Configurare un pensiero “finito” che non prescinda e anzi assuma in pieno la dimensione di finitudine dell’esistenza, restituendo dignità e autonomia alle cose e al dato sensibile, e che dal corpo materiale del mondo tragga una prassi all’altezza del carattere eventuale del nostro «essere-gettati» in un mondo in comune, può divenire la via che porti a ridiscutere e valorizzare alcuni concetti come “limite”, “misura” e “confine”, volti ad emendare il sottofondo teoretico della proposta operativa del «nuovo municipio» da ogni riferimento ad una dimensione astratta e ideal-tipica che, con un inevitabile rimando ad una raffigurazione di tipo utopico, comporterebbe la ricaduta nei medesimi errori propri dei criteri alla base del tipo di pianificazione sociale e urbanistica dominante, cioè l’uniformazione, l’omologazione e il mancato rispetto delle differenze.
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Informazioni tesi
Autore: | Lorenzo Mazzi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Luisa Bonesio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 116 |
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