Lucien coutaud e la sua attività di costumista per il Maggio Fiorentino
Questa tesi di laurea nasce con lo scopo di far luce su una personalità interessante e ancora poco indagata, quale quella di Lucien Coutaud ed in particolare sulla produzione per il teatro, che sebbene non molto cospicua, è di rilievo nell’ambito della produzione delle avanguardie del 900. L’ambito specifico d’indagine sono le maquettes per i costumi di due spettacoli, messi in scena in occasione della più prestigiosa manifestazione lirica italiana: il Maggio Musicale Fiorentino.
I due spettacoli rappresentano, per diversi motivi, due momenti fondamentali per il teatro italiano: Come vi garba, del 1938, messo in scena da Jacques Copeau, e la Medea (1953), con la regia di André Barsacq, che rappresenta il debutto in questo ruolo per Maria Meneghini Callas.
L’insieme degli 85 figurini è solo parzialmente riprodotto nella parte dedicata alla schedatura di questo materiale, dato che non è stato possibile acquistare la serie completa delle riproduzioni. Essi sono conservati presso l’archivio bozzetti e figurini della fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, dove ho potuto consultarli.
Fondamentale per l’analisi dei figurini riguardanti il Come vi garba, inoltre, è stato il reperimento delle “note ai costumi”, testo autografo di Jacques Copeau, presso il Fonds Copeau della Bibliothèque de l’Arsenal, Département des Arts du spectacle della Bibliothèque Nationale de France.
Altri documenti importanti per una lettura del lavoro di Lucien Coutaud e delle scelte registiche sono le foto di scena anch’esse conservate nell’archivio del Maggio Musicale Fiorentino, di cui esiste copia presso l’archivio fotografico della ditta Foto Locchi di Firenze.
Data la scarsità di studi su questo artista, mi è sembrato opportuno realizzare un accurato profilo biografico, con l’indicazione di tutti i più importanti lavori, nei vari ambiti di cui si occupò, e delle mostre, manifestazioni e riconoscimenti, che lo riguardarono e che ci aiutano a cogliere l’importanza della sua opera a partire dal contesto a lui contemporaneo.
Il secondo capitolo entra nello specifico della produzione per il teatro, con cenni alle sue esperienze fondamentali, in particolare Le Soulier de satin e Uccelli, ed in maniera più approfondita allo studio dei testi per le due messe in scena in questione. All’interno di questo capitolo trova spazio una rapida storia dei primi anni di vita del Maggio Musicale Fiorentino, come analisi dell’ambito culturale in cui questo artista si trovò a lavorare, e una traccia di storia del costume teatrale del 900, con particolare attenzione all’ambito italiano e alla professionalizzazione del lavoro del costumista e scenografo.
Il terzo capitolo offre l’apporto originale della mia tesi: un’analisi formale del figurino e, attraverso questa, una definizione dei motivi che hanno guidato talune scelte formali e stilistiche. Fondamentali sono state le ricerche presso l’archivio del Maggio che mi hanno permesso di rinvenire alcuni importanti dati; lo spoglio delle rassegne stampa dell’epoca mi ha offerto, poi, una prospettiva storica, sul come queste scelte furono accolte dalla critica. Questa analisi è partita dal lavoro di schedatura a cui ho già fatto riferimento.
Il quarto capitolo offre un’analisi critica sull’opera pittorica e incisa, che costituisce la principale attività di Coutaud, ed alcuni cenni agli importanti lavori di decorazione murale e d’arazzeria, facendo riferimento alle prefazioni di cataloghi, da cui deriva il notevole numero di opere riprodotte, e alla tesi di dottorato di Jacques Lagarde, uno dei principali studiosi dell’arte di Coutaud. In particolare ho inteso mettere in luce alcuni temi della sua produzione, come il rapporto con la donna, o la magia, e il tema assai dibattuto dei rapporti di Coutaud con il surrealismo.
Infine, mi è parso utile corredare la tesi di un’appendice di fonti, in generale articoli di e su Coutaud, di difficile reperimento, che fanno luce sul modo dell’artista di approcciarsi al teatro e all’arte
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Remigio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Conservazione dei Beni Culturali |
Relatore: | maria Ines Aliverti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 210 |
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FAQ
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