La cittadinanza nei paesi dell'unione europea
Chi è il cittadino? Il presente lavoro è teso ad indagare quali siano oggi, nei principali paesi europei, le prerogative del cittadino, qual’è il rapporto che lo lega allo Stato nazionale, ma, soprattutto, quali sono le condizioni che lo rendono “privilegiato” rispetto allo straniero; l’attenzione si focalizza su quale sarà il ruolo dell’individuo nel contesto dell’internazionalizzazione del diritto e della creazione di forme di aggregazione di popoli, con storia e cultura diverse, in entità sovranazionali. Nell’analisi si pone particolare attenzione ai possibili sviluppi del concetto di cittadinanza, principalmente nel senso di un’estensione a favore dei “non cittadini” facenti parte della comunità sociale, seppure limitatamente a particolari categorie di diritti, quali i diritti politici, la cui titolarità consente la partecipazione della persona alla vita pubblica della comunità in cui vive e, dunque, di avere una voce nell’assunzione delle decisioni di cui subirà gli effetti.
Il lavoro si struttura in cinque parti; nella prima si analizza la portata semantica dell’istituto in esame, il significato attribuito al termine sotto il profilo sociologico e giuridico, quali sono i modelli dominanti e i principi, ereditati dall’evoluzione storica, su cui si basano gli ordinamenti contemporanei per l’attribuzione dello status di cittadino. Infine, si approfondiscono le teorie in ordine al ripensamento del concetto di cittadinanza in relazione alla residenza.
Nella seconda parte si tratta della cittadinanza nell’ordinamento giuridico italiano; l’approfondimento ripercorre l’evoluzione della disciplina partendo dall’Unità d’Italia fino alla vigente legge, che viene analizzata nel contesto delle libertà, del principio di eguaglianza e delle altre specifiche disposizioni contenute nella Costituzione italiana, con attenzione alle norme di apertura rispetto al diritto internazionale e comunitario.
La disciplina tedesca sulla cittadinanza costituisce poi oggetto di studio della terza parte; l’approfondimento verte sui principi caratteristici che, storicamente e attualmente, sono alla base dell’attribuzione dello status civitatis, ossia della formazione del popolo tedesco. Si pone, inoltre, attenzione alla legge vigente, approvata nel 1999, in particolare alle disposizioni che possono rappresentare elemento di novità rispetto al passato, dalle quali si denota un timido cambiamento di rotta verso una concezione più assimilazionista.
La cittadinanza francese costituisce oggetto di studio della quarta parte, con particolare riferimento alla genesi storica, che affonda le proprie radici nell’evento rivoluzionario del 1789, e quanto quest’ultimo abbia influito sulla costruzione del concetto di cittadino, imperniato intorno al principio di integrazione; in proposito, l’analisi si concentra sulla disciplina corrente.
L’ultima parte è riservata all’approfondire l’argomento nel contesto dell’Unione europea. La cittadinanza viene analizzata a partire dall’illustrazione della sua attuale portata giuridica e sociale; ripercorrendo il cammino storico che ha condotto all’inserimento dell’istituto nel trattato di Maastricht del 1992; si individuano, quindi, le peculiarità che caratterizzano la cittadinanza europea rispetto alla concezione dello status civitatis tipico degli Stati nazionali. L’obiettivo dello studio finale vuole tratteggiare quale potrà essere la sorte della cittadinanza in ambito unitario, soprattutto al fine di creare un’identità propria del popolo europeo, nel rispetto dei particolarismi degli Stati appartenenti, ma anche nella piena condivisione dei principi comuni, di carattere sociale e politico, espressi anche nella Costituzione europea.
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Informazioni tesi
Autore: | Silvio Rostagno |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Alessandra Algostino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
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