11 Settembre 2001: Un Giorno Qualunque
UNA STORIA DEL NUOVO MILLENNIO
L’alba del nuovo Millennio sorge con il timore che la tecnologia ci abbandoni. Il Millenium Bug, piccolo errore irrisolto nel linguaggio informatico, ha il potere di riportarci indietro di un secolo, spegnere le luci elettriche delle nostre case, far tacere radio e tv, costringerci almeno per un po’ a fare a meno delle nostre certezze e a vivere nelle ombre di una candela accesa. Passata tranquillamente la fatidica mezzanotte dell’anno duemila, il genere umano, quello abituato alla sua tecnologia tascabile, fa appena in tempo ad accennare un sorriso per lo scampato pericolo che si trova a fronteggiare paure e nemici ben più reali di un computer impazzito. Messaggero di paura, ancora una volta, uno strumento elettronico.
Le icone dell’11 settembre 2001 , nell’immaginario collettivo di chi ha vissuto quell’esperienza dallo schermo di un televisore, sono un aereoplano, che placidamente vira per colpire il suo bersaglio, e un grattacielo. Dopo il primo sgomento, quella scena e le seguenti vengono paragonate ad un brutto film per il quale nessuno pagherebbe l’ingresso al cinema tanto la trama è inverosimile. La Terra colpita da un meteorite o un tornado che spazza via intere regioni sono possibilità concrete, un aereo che entra volontariamente in rotta di collisione con un grattacielo frequentato da almeno quarantamila persone non è concepibile da mente ‘umana’. Eppure l’onnipresente occhio mediatico è lì a riprendere l’orrore reale ben più di una volta quel giorno, a testimoniare l’innegabile, a invadere il privato senza chiedere il permesso per trasmettere il suo messaggio al mondo.
Visivamente le immagini amatoriali che tutti abbiamo visto non hanno nulla di così tremendo, sono astratte, al punto da non farci credere che stia succedendo qualcosa di irreparabile. La sterilità di quei primi fotogrammi del disastro ci ha regalato l’inganno di essere spettatori di un film. Solo con la ripetizione all’infinito di quelle immagini, arricchite di dettagli sempre più particolareggiati con il trascorrere del tempo, l’inganno iniziale diventa realtà, realizzando in noi l’orrore e donandoci la sensazione che un’era terribile sia iniziata.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Murazio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Cassino |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Domenico Matteucci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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