Risultati sondaggio: Come usereste i soldi spesi per i rimborsi elettorali?
2,3 miliardi di euro. È questa la cifra stratosferica erogata ai partiti dal 1994 ad oggi sotto forma di “rimborsi elettorali”, che hanno abilmente preso il posto dei “finanziamenti pubblici ai partiti”, aboliti con referendum nel 1993. Questo dato, peraltro, nasconde il bottino che i gruppi parlamentari si sono intascati indebitamente, e cioè 1.700 milioni di euro, ovvero la differenza tra i 2,3 miliardi di euro già incassati e i 580 milioni di euro di spese elettorali effettivamente documentate. Qualche dettaglio? Oltre 120 milioni sono andati alla Lega, circa 195 milioni al Pd e oltre 187 milioni al precedente Ulivo. Di Pietro e i suoi (solo dal 2001) hanno incassato 53 milioni e rotti mentre l'area Udc si è messa in tasca oltre 121 milioni. A Berlusconi & co., vi starete chiedendo, sono toccati 230 milioni e passa. Vedi il dettaglio. Cosa avremmo potuto fare con tutti questi soldi? Noi di Tesionline abbiamo provato a dipingere uno scenario diverso, nel quale questa montagna di soldi viene usata per la crescita di una nazione. Ecco solo alcune delle iniziative che si sarebbero potute realizzare con 2,3 miliardi di euro. Vota quelle che ritieni più importanti (massimo 3) 1 - Borse di studio per l’università: frequentare l’università costa mediamente 3.000 euro/anno solo di tasse. Immaginiamo di erogare borse di studio dell’importo di 5.000 euro (esenzione tasse e contributo alloggio per i più meritevoli). Bene, con 2,300.000.000 milioni di euro avremmo finanziato 460.000 borse di studio: 25.556 ogni anno per 18 anni! Oggi il tasso di abbandono è in forte crescita a causa della crisi che colpisce la maggior parte delle famiglie. 2 - Erasmus: nell’a.a. 2008/2009 sono partiti in Erasmus 19.185 studenti a fronte di una spesa (sostenuta dallo stato) di 21.276.262 euro, quindi di 1.109,01 euro per studente (dato elaborato sulla base dell'XI Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario del MIUR del gennaio 2011). Bene, con 2,300.000.000 milioni di euro sarebbero potuti partire 2.073.931 studenti, 115.218 ogni anno per 18 anni; il che avrebbe reso tutte queste persone più ricche di un bagaglio culturale e linguistico impagabile. Queste persone oggi renderebbero più competitive le nostre aziende e l'intera nazione. 3 - Ricerca: ogni anno i cervelli in fuga (i ricercatori italiani che lasciano il paese per andare a lavorare per università e aziende all’estero) registrano mediamente 243 brevetti che producono un risultato economico di circa 1 miliardo di euro (soldi persi dal sistema Italia a favore di enti di ricerca esteri). Bene, con 2,300.000.000 milioni di euro in 18 anni avremmo potuto finanziare 4.600 progetti di ricerca da 500.000 euro, pari a 255 progetti anno: lo stato avrebbe speso 2.3 miliardi ma avrebbe incassato 18 miliardi di euro. Senza contare il ritorno che un tale successo avrebbe procurato all’intero sistema universitario italiano che non vanta neppure una università fra le 100 migliori al mondo. 4 - Start up e imprenditoria giovanile: tutti sappiamo che le banche non finanziano le idee, ma danno i soldi a chi già ce li ha. Allora immaginiamo che lo stato si renda garante di nuove aziende avviate da persone sotto i 40 anni e che si impegnino ad assumere almeno 6 persone, per un importo di 300.000 euro da restituire in 7 anni a partire dal terzo anno. Bene, con 2.300.000.000 milioni si sarebbero potute garantire 7.666 nuove aziende, 426 ogni anno per 18 anni, con una ricaduta occupazionale di 2.550 persone, vale a dire 46.000 posti di lavoro in 18 anni. Se anche il 30 per cento delle start up fosse fallito, i nuovi occupati sarebbero comunque 32 mila, e lo Stato avrebbe ancora in cassa 1 miliardo e 610 milioni di euro (visto che dovrebbe pagare solo i debiti delle aziende che non sono riuscite a restituire i 300.000 o parte di essi) 5 - Ecologia, sostenibilità, risparmio energetico: Le città consumano il 70 pct dell’energia dell’unione europea. Il concetto di smart city, nasce tra l’altro, con l’obiettivo di ridurre i consumi del 20 pct migliorando contestualmente l’ambiente. Il progetto smart city di Genova, città con più di 600.000 abitanti, prevede un investimento di 60 milioni di euro. Bene, con 2.300.000.000 milioni di euro si sarebbero potuti finanziare 38,33 progetti smart city, 2,1 all’anno per 18 anni: praticamente tutte le grandi città italiane avrebbero un’aria molto più pulita risparmiando il 20 di energia con una ricaduta immediata sul bilancio delle famiglie. Tu come li avresti spesi? Scegli da una a tre soluzioni. Attenzione: i nostri sondaggi richiedono di loggarsi, al solo fine di distinguere il voto dei laureati da quello dei non laureati. Il voto espresso serve solo a fini statistici e non ne viene conservata alcuna traccia. Se vuoi proporci un nuovo sondaggio o nuove idee su come spendere i soldi rubati dai partiti, scrivici a [email protected]
Chiusura votazioni: 26-04-2012
Utenti votanti: 12017
Se poteste usare per qualcosa di utile i 2,3 miliardi di euro spesi per i rimborsi elettorali, cosa scegliereste?
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