La tesi del giorno
La crescita del settore Mobile e delle app
L’Italia è al primo posto in Europa per il numero di smartphone posseduti dalla popolazione. Secondo il decimo rapporto Rapporto Censis/Ucsi 2012 l'utenza degli smartphone è cresciuta del 10% e il 54,8% dei giovani italiani ne possiede uno.
In particolare, tra il 2009 e il 2012 è avvenuto un vero e proprio boom degli smartphone che sono passati dal 15% al 27,7% della popolazione.
Come evidenzia la dott.ssa Marta Colombo nella sua tesi Mobile app marketing l'anno cruciale è stato il 2011 "è infatti questo l’anno in cui è avvenuto lo storico sorpasso dei dispositivi mobili sui pc. […] I 100 milioni di device mobili venduti in tutto il mondo, contro i 93 milioni di pc, non rappresentano solamente una semplice inversione di tendenza a livello di mercato, ma una vera e propria svolta tecnologica e sociale, l’inizio di una nuova era. Cambiano modalità di fruizione e contenuti, cambia il modo di pensare degli utenti, di interagire tra loro, di effettuare tutte quelle operazioni quotidiane che prima richiedevano, se non la presenza fisica in un determinato luogo, almeno l’utilizzo di un dispositivo fisso o relativamente ingombrante come computer e notebook."
"Lo smartphone, tecnicamente definito come un telefono cellulare munito di browser che offre avanzate funzionalità di gestione dei dati personali, entra prepotentemente nella vita degli individui e li accompagna 24 ore su 24, 7 giorni su 7. […] La forza dei nuovi dispositivi mobili sta proprio qui, nella capacità di essere a portata di mano in qualsiasi momento e di dare all’utente la possibilità di gestire operazioni e consultare informazioni che fino a pochi anni fa implicavano una modalità di fruizione totalmente diversa."
"Il successo dei dispositivi mobili si diffonde di pari passo con la crescita delle cosiddette app, sostantivo questo che è ormai entrato a far parte del vocabolario comune di milioni di persone, nonostante fino a pochi anni fa non avesse alcun genere di significato rilevante.
App deriva dal termine application e tecnicamente si tratta di applicazioni di vario genere, gratuite o meno, scaricabili dagli application store ed incluse in smartphone e tablet. Il punto di forza di questi piccoli software è sicuramente la facilità di utilizzo: per poter fruire dell’applicazione desiderata è sufficiente scaricarla dallo store, installarla sul proprio dispositivo ed utilizzarla in qualsiasi momento lo si voglia; molte sono gratuite, per quelle a pagamento invece il prezzo medio si aggira tra i 0,79 euro e gli 1,50 euro."
"Come possono resistere gli utenti al forte appeal di programmi, giochi, guide e quant’altro gli sviluppatori siano riusciti a trasformare in un’app, il tutto caratterizzato da una semplice fruibilità, un basso prezzo, una coinvolgente componente ludica e, in molti casi, anche un elevato grado di utilità? Indubbiamente in alcun modo. E ciò si traduce nel successo travolgente che le app stanno riscuotendo, nel grande movimento di denaro che hanno messo in atto, così rilevante che addirittura gli esperti del settore hanno ritenuto fosse opportuno coniare il termine app economy per definire questo fenomeno inaspettatamente redditizio."
"La grande portata dell’app economy non lascia sicuramente indifferenti le aziende, che decidono di destinare una parte sempre maggiore del proprio budget nella realizzazione di applicazioni con l’obiettivo di mostrarsi al passo con i tempi, dare maggior visibilità al proprio brand ed aumentare la fidelizzazione del consumatore, il quale percepisce l’app aziendale come un notevole valore aggiunto."
"Le aziende ormai esperte conoscitrici dell’universo delle applicazioni, definite connoisseurs, hanno piena consapevolezza dell’importanza strategica del mondo del mobile, che non viene più preso in considerazione solo a livello di canale pubblicitario ma anche e soprattutto come vero e proprio business da cui trarre direttamente profitto. Le app vengono quindi inserite in una solida strategia aziendale che le vede al primo posto tra i fattori di maggior successo delle azioni di digital marketing. Ovviamente il genere e i contenuti dell’app sviluppata saranno diversi a seconda del segmento di mercato in cui opera l’azienda; è fondamentale che l’applicazione sia attinente al marchio aziendale, in modo da garantirne il successo. Le imprese tendono comunque ad orientarsi nella maggior parte dei casi su applicazioni facenti parte di una delle seguenti categorie: utility, business & produttività, infotainment, ovvero costituite sia da componenti d’intrattenimento che d’informazione, pubblicità e vendita."
Fonte dell'immagine: www.itespresso.it