Definizione di Fenomenologia
La fenomenologia in sociologia è un approccio nato nella seconda metà del XX secolo, a partire dalle teorie filosofiche di Edmund Husserl e Alfred Schutz.
Secondo The Encyclopedia of Sociology, la fenomenologia è "un metodo filosofico che si sviluppa dall'individuo e dalla sua esperienza cosciente e che cerca di evitare assunti aprioristici, pregiudizi e dogmi. La fenomenologia" prosegue l'Enciclopedia "esamina i fenomeni nella maniera in cui gli attori li percepiscono nella loro immediatezza".
In altre parole, la fenomenologia è un approccio che considera i fenomeni della vita quotidiana (il fenomeno è ciò che appare e non ciò che è) come non scontati, interrogandosi sul modo con cui si guarda e si è nel mondo.
L'approccio caratteristico dello studioso è quindi quello dello straniero, come spiegò brillantemente nel suo saggio Alfred Schutz, ossia quello di chi vede le situazioni sociali dall'esterno, come fosse la prima volta.
La proposizione principale della fenomenologia, infatti, consiste nel sostenere che la realtà quotidiana è costruita socialmente a partire da una conoscenza pratica accumulata, condivisa e data per scontata da una collettività. Il punto di interesse, allora, è vedere come gli attori definiscono le situazioni, il mondo così come appare a loro, cercando di "mettere tra parentesi" proprio quelle nozioni culturali a partire dalle quali gli attori interpretano la realtà stessa.
L'eredità più importante lasciata dalla corrente fenomenologica risiede nei lavori di Garfinkel (etnometodologia) e di Berger (costruzionismo sociale).