Definizione di Straining
Il termine straining è stato coniato dal dottor Harald Ege per differenziare alcune azioni vessatorie da quelle solitamente considerate come azioni di mobbing.
Nel mobbing, infatti, l’azione di molestia è caratterizzata da una serie di condotte ostili, continue e frequenti nel tempo svolte sul posto di lavoro, riscontrando per conseguenza di queste un danno alla salute fisica e psicologica.
Nello straining, invece, viene meno il carattere della continuità delle azioni vessatorie.
Esempi tipico di straining sono il demansionamento, la dequalificazione, l’isolamento o la privazione degli strumenti di lavoro. In altre parole, si tratta di azioni e situazioni certamente stressanti, le quali possono anche causare gravi disturbi psicosomatici, ma non di azioni ripetute nel tempo.
La differenza fondamentale tra il mobbing e lo straining, quindi, consiste nel fatto che nel primo caso è presente la continuità delle azioni vessatorie, mentre nel secondo un’azione unica ed isolata purché i suoi effetti siano duraturi nel tempo, come nei casi di demansionamento o di trasferimento.
Per ulteriore approfondimento, leggi l'articolo Definizione di straining e i suoi indicatori