Cronologia

De Gaulle annuncia un referendum per l'Algeria

Il Presidente de Gaulle pronuncia un discorso trasmesso dalla radio e dalla televisione. Dopo aver ricordato l'immenso sforzo profuso dalla Francia per l'Algeria e dopo aver reso omaggio all'Esercito, il Capo dello Stato propone di portare a termine la pacificazione e, una volta ristabilita la pace, aprire un periodo transitorio di quattro anni al massimo, alla fine del quale gli Algerini saranno chiamati a «decidere liberamente del proprio destino».
Gli Algerini avranno la possibilità di scegliere tra tre soluzioni: la "francisation", l'associazione e la secessione. La "francisation" è il nome che de Gaulle dà all'integrazione. Egli la vuole totale, cioè che porti all'uguaglianza dei diritti «da Dunkerque a Tamanrasset». L'associazione è la realizzazione di una federazione franco-algerina, a cui ovviamente il Generale dà la sua preferenza. La definirà con queste parole: «Il governo degli Algerini attraverso gli Algerini, governo appoggiato dall'aiuto della Francia in stretto legame con essa per l'economia, l'insegnamento, la difesa, le relazioni estere». La secessione è l'indipendenza, esito «inverosimile e disastroso [...] una miseria spaventosa, un orrendo caos politico, lo sgozzamento generalizzato e subito la dittatura bellicosa dei comunisti [...]. Bisogna che questo demone sia esorcizzato e che lo sia dagli Algerini».
Il discorso ha l'effetto di una bomba: offre agli Algerini la possibilità di scelta; ammette che possano votare per l'indipendenza; fa dell'integrazione una semplice eventualità.
L'importanza capitale che esercita questo discorso nell'evoluzione della questione algerina consiste essenzialmente nella rottura che si viene a determinare rispetto alla precedente politica internazionale della Francia: ammettendo l'autodeterminazione per l'Algeria, si proclamava pure la fine del regime coloniale.