Cronologia

Il programma di stabilizzazione dell’economia peruviana

Viene avviato, dopo la vittoria elettorale di Alberto Fujimori, il programma di stabilizzazione dell'economia peruviana, comprendente cinque punti principali:
- Controllo delle emissioni monetarie attraverso l'uso di mete puntuali. Inoltre, viene stabilito che a partire dall'agosto 1990 le emissioni saranno state effettuate solo a seguito di acquisti di valuta estera e che la Banca Centrale peruviana non concederà più credito al settore pubblico.
- Politiche fiscali volte a incrementare le entrate pubbliche. In particolare vegono decise le seguenti misure: Aumento dei prezzi assoluti e relativi dei servizi pubblici, specialmente nell'area dei servizi telefonici, delle poste e dell'energia elettrica; eliminazione dei sussidi ai consumatori, attraverso aumenti dei prezzi controllati, introduzione di una tassa sui combustibili derivati dal petrolio; elevazione delle aliquote dell'Imposta Generale sulle Vendite.
- Rigido controllo degli aumenti salariali, per evitare pressioni inflazionistiche, in parte mitigato dopo il 20 agosto 1990.
- Eliminazione del regime di tassi di cambio multipli e introduzione di un regime di fluttuazione del tasso di cambio. A partire dal 10 agosto 1990, la Banca Centrale inizierà ad intervenire nel mercato delle valute, per rendere compatibile la rivalutazione del tasso di cambio con le mete monetarie stabilite dal Governo.
- Liberalizzazione commerciale e dei movimenti di capitali. In particolare, vengono abbassati i dazi, ridotte le barriere non tariffarie, eliminato l'obbligo di depositare presso la Banca Centrale i proventi delle esportazioni in valuta straniera e legalizzato il libero possesso di valuta estera.