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Provvedimenti per il coordinamento della politica industriale
A seguito del dibattito protrattosi a cavallo della metà degli anni settanta sulla democratizzazione degli interventi di correzione e riforma del sistema delle Partecipazioni statali, alcune delle proposte di riforma delle Partecipazioni statali si realizzano nel più ampio quadro della legge n. 675, dal titolo Provvedimenti per il coordinamento della politica industriale, la ristrutturazione, la riconversione e lo sviluppo di settore, innovativa sotto diversi aspetti.
La legge in questione prevede un ruolo moderatamente più ampio del Parlamento nella determinazione delle azioni da realizzare in campo economico, la previsione della creazione di un Comitato Interministeriale per la Politica Industriale (CIPI) in seno al CIPE, con compiti di coordinamento della politica di riconversione e di ristrutturazione industriale, e la realizzazione di politiche di programmazione settoriale.
Il ruolo del Parlamento si sostanzia nell'istituzione di una Commissione bicamerale i cui compiti riguardano sia le nomine dei dirigenti degli enti pubblici, sia i programmi degli enti di gestione e delle aziende a partecipazione statale che vogliano fruire di un'agevolazione proposta dalla legge per attuare la ristrutturazione o la riconversione industriale a mezzo del fondo previsto dalla legge stessa.
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