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Il IV Congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano
Il Movimento Sociale Italiano giunge al IV Congresso nazionale, che si svolge a Viareggio, lacerato al suo interno da forti tensioni, articolate su quattro schieramenti:
1) vi sono i fedeli alla Rsi in contrapposizione ai nostalgici del fascismo-regime;
2) i sostenitori dello stato sociale;
3) i pro e i contro il Patto Atlantico;
4) i favorevoli e i contrari all'alleanza con i monarchici.
Gli ultimi due sono i punti "ideologico-strategici" fondamentali sui quali verte lo scontro politico nel partito dalla sua nascita. Gli altri due invece, rimangono estranei alla determinazione di una strategia politica, in quanto la socializzazione integrale o il corporativismo sono i temi classici che hanno non solo un valore evocativo, ma sono anche un punto di riferimento ideologico importante quando bisogna rimanere uniti nel momento dello scontro con l'esterno. I Salotini difendono la "socializzazione" con una tenacia che aumenta in modo proporzionalmente inverso alle chances di affermazione. E' un accanimento, tuttavia, diretto al fallimento, perché il riconoscimento teorico dei principi socializzatori, profuso peraltro in abbondanza nelle dichiarazioni ufficiali, viene di fatto "devitalizzato" dalle univoche indicazioni politiche filo-atlantiche, filo-governative e filo-monarchiche su cui si gioca il futuro del Msi e alle quali i "socializzatori" non possono che «contrapporre l'isolamento e la preparazione rivoluzionaria». Perciò il baricentro dei conflitti si è spostato dai temi sociali agli elementi "contingenti", come le strategie di alleanze e la collocazione sullo scacchiere internazionale.
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