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Il Memorandum d'Intesa sul Territorio Libero di Trieste
I rappresentanti di Italia, Stati Uniti, Regno Unito e Iugoslavia firmano a Londra il Memorandum d'Intesa sul Territorio Libero di Trieste, con il quale si stabilisce la cessazione del governo militare nelle zone A e B del Territorio Libero di Trieste e la cessione dell'amministrazione della zona A all'Italia e della zona B alla Jugoslavia, con alcuna rettifiche nella linea di demarcazione tra le due zone in favore della zona B di circa 11,5 kmq con 3.000 abitanti e disposizioni che normalizzano la situazione politica ed economica del territorio. L'Italia promette di mantenere Trieste come porto franco ed entrambi i governi si impegnano a non esercitare discriminazioni, ad iniziare negoziati per facilitare i traffici locali e a consentire il ritorno nelle rispettive zone delle persone in esse già residenti.
Il punto centrale del Memorandum è il fatto che costituisce una sistemazione provvisoria, in quanto non si parla di sovranità, ma di passaggio di amministrazione, e ciò permette al governo italiano di non rinunciare ad alcun diritto sulle terre istriane, anche se pochi si illudono di modificare la situazione.
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