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Il decreto Gambino introduce la Par Condicio
Il decreto Gambino (dal nome del ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni), unitamente al Provvedimento del Garante per l'Editoria del 26 febbraio 1996, introduce la "par condicio". Si tratta di norme che delimitano in maniera precisa e ben definita le presenze televisive dei partiti e dei candidati, con particolare attenzione ai tempi di intervento, alla collocazione oraria degli interventi, alla selezione degli ospiti e del pubblico nelle trasmissioni politiche, all'imparzialità del conduttore e del regista. Vengono praticamente vietati gli spot elettorali, mentre viene regolamentata in maniera precisa anche la diffusione dei sondaggi. Il decreto, emesso in vista delle imminenti elezioni politiche, si pone l'obiettivo di garantire un'informazione propagandistica il più possibile completa, imparziale e corretta, che tuteli il telespettatore e che dia la possibilità a tutti i partiti e a tutti i candidati, indipendentemente dalle loro possibilità economiche, di essere presenti in eguale misura sulla scena televisiva nazionale.
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