Negli appunti è indicato il significato del termine laser. Viene poi approfondita la tecnologia laser e il meccanismo di produzione del raggio laser. Dalle caratteristiche della luce laser si passa al suo utilizzo in campo medico e alla laser terapia: effetti, campi e tecniche di applicazione.
Laserterapia
di Stefania Corrai
Negli appunti è indicato il significato del termine laser. Viene poi approfondita la
tecnologia laser e il meccanismo di produzione del raggio laser. Dalle
caratteristiche della luce laser si passa al suo utilizzo in campo medico e alla
laser terapia: effetti, campi e tecniche di applicazione.
Università: Università degli Studi di Sassari
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Fisioterapia
Esame: Medicina fisica e riabilitativa
Docente: Prof. Lisai1. Laserterapia - Definizione
La luce e l’energia luminosa rivestono un’importanza fondamentale nello sviluppo e nella vita d’ogni essere
vivente; basta pensare alle piante ed al ruolo decisivo che svolgono i fotoni nella realizzazione del processo
di fotosintesi clorofilliana.
L’energia solare agisce sui corpi grazie agli effetti provocati dalle piccole particelle di materia che la
compongono: i fotoni.
Le sorgenti luminose naturali a disposizione dell’uomo sono state studiate ed analizzate nel tempo,
arrivando progressivamente alla creazione ed alla specializzazione sempre più avanzata di sorgenti
artificiali; l’ultima delle quali a nostra disposizione è rappresentata dal “LASER”.
Il termine Laser rappresenta l’acronimo: Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation
(amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazioni).
La luce Laser viene prodotta attraverso il processo dell’emissione stimolata, quando cioè un atomo, allo
stato eccitato, colpito da un altro fotone è forzato ad emettere altri fotoni; in questo caso l’emissione
d’energia non sarà casuale né in una direzione qualsiasi, ma i fotoni emessi avranno la stessa direzione e la
stessa lunghezza d’onda del fotone induttore.
I fotoni emessi possono a loro volta colpire altri atomi eccitati ed innescare una serie d’emissioni stimolate a
catena; in questo modo attraverso le successive collisioni con atomi eccitati, il fotone induttore produce un
fascio di fotoni i quali avranno la sua stessa direzione e la sua stessa lunghezza d’onda.
Questo processo è chiamato processo d’amplificazione della luce perché da un unico fotone si ottiene un
fascio di fotoni con uguali caratteristiche.
Affinché si produca tale processo è necessario che il numero degli atomi eccitati sia elevato e che la
popolazione degli atomi eccitati sia più grande di quella presente allo stato fondamentale.
Il principio d’emissione stimolata, teoricamente anticipato fin dal 1917 per l’intuizione di Albert Einstein,
ha trovato la sua prima applicazione pratica nel “MASER” (Microwave Amplification by Stimulated
Emission of Radiation), realizzato nel 1954, basato sull’impiego di amplificatori utilizzanti l’emissione
stimolata nel campo delle microonde. Nel 1960 l’americano Maiman pervenne ad amplificare direttamente
anche le radiazioni luminose. In un secondo tempo le sperimentazioni condotte sul LASER
contemporaneamente dal fisico americano Townes e dai Russi Basov e Prokhorov, valsero nel 1964 ai tre
ricercatori il nobel per la fisica. A questi ricercatori si deve la possibilità di concentrare la luce e di sfruttarla,
in modo potenziato, per scopi diversi.
La tecnologia Laser applicata al campo medico ha visto la propria nascita alla fine degli anni 70 ed inizio
anni 80 e, da allora ha fatto registrare una continua evoluzione, con sviluppo anche riguardo alle sue
applicazioni in campo industriale e nelle telecomunicazioni.
Stefania Corrai Sezione Appunti
Laserterapia