La visione delle torture, delle esecuzioni cruente dei condannati alla pena capitale, della violenza esercitata su quelle che erano le componenti più deboli della società, era tutt’altro che rara nelle città romane. Ciò non stupisce se consideriamo che fra gli intrattenimenti più diffusi e graditi al pubblico uno dei primi posti era occupato dai combattimenti tra gladiatori che si concludevano di norma con l’uccisione del perdente. Gli aspetti del supplizio in età romana sono numerosi e vari: investono i campi del diritto, della morale, del gusto, sollevano problemi di psicologia sociale.
Il supplizio come spettacolo nell'antica Roma
di Alessia Muliere
La visione delle torture, delle esecuzioni cruente dei condannati alla pena
capitale, della violenza esercitata su quelle che erano le componenti più deboli
della società, era tutt’altro che rara nelle città romane. Ciò non stupisce se
consideriamo che fra gli intrattenimenti più diffusi e graditi al pubblico uno dei
primi posti era occupato dai combattimenti tra gladiatori che si concludevano di
norma con l’uccisione del perdente. Gli aspetti del supplizio in età romana sono
numerosi e vari: investono i campi del diritto, della morale, del gusto, sollevano
problemi di psicologia sociale.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Scienze Umanistiche1. La visione del supplizio nell'anitca Roma
Il supplizio è la conseguenza di un delitto, la sua punizione: non solo è giusto in sé ma deve servire di
esempio alla comunità ed essere quindi pubblico e godibile. Un comportamento che gli scrittori storici
consideravano riprovevole era quello di sottoporre cittadini appartenenti all’ordine senatorio o equestre a
pene riservate alle categorie più umili: nella giurisprudenza romana infatti la condanna non era commisurata
solo al delitto, ma anche alla condizione sociale del colpevole (le punizioni più crudeli e umilianti erano
naturalmente riservate agli schiavi e ai prigionieri di guerra). Era dovere del trionfatori offrire alla plebe di
Roma lo spettacolo del massacro dei prigionieri: così era avvenuto sin dall’età repubblicana, così ha agito
Costantino. Parlare di supplizi significa interrogarsi sul valore che una data società attribuisce alla vita
umana: nel nostro caso una società nella quale l’esposizione e la vendita di neonati erano fatti del tutto
normali, nella quale gli schiavi, almeno per un lungo periodo, erano considerati semplici strumenti di lavoro;
una società che nei propri codici faceva precedere l’esecuzione della condanna a morte dalla fustigazione e
da altri tormenti, che non aveva pietà alcuna per i prigionieri di guerra.
Alessia Muliere Sezione Appunti
Il supplizio come spettacolo nell'antica Roma