Linguistica
Generale
Appunti di Amanda Mattei
Università degli Studi di Bologna - Alma Mater Studiorum
Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
Corso di Laurea in Lingue e Letterature Straniere
Esame: Linguistica Generale
Docenti: Prof. ssa Marianna Marcella Bolognesi
A.A. 2021/2022INDICE
• IL LINGUAGGIO
• LA LINGUISTICA
- Cos'é la Linguistica Generale?
- Cos'é una Lingua Natuale?
- Lingua o Dialetto
- Lingue diverse in Comunitá diverse
• IL SEGNO
- Proprietá della lingua
- Doppia Articolazione del Segno linguistico
- Trasponibilitá del Mezzo
- La linearitá del Segno linguistico
- La Discretezza del Segno linguistico
- Funzioni della Lingua
- Produttivitá e Ricorsivitá
- Distanziamento
- Complessitá Sintattica ed Ambiguitá
- Principi Generali per l'Analisi della Lingua
• COSA FA IL LINGUISTA OGGI
- Documentazione di Lingue e Varietá linguistiche
- Neurolinguistica, Psicolinguistica
- Comunicazione
- Didattica delle Lingue
• LA FONETICA
- Apparato fonatorio umano
- Trascrizione Fonetica
- Opposizione tra Vocali e Consonanti
- Classificazione delle Consonanti
- Classificazione delle Vocali
- Dittonghi e Iati
- Fenomeni Soprasegmentali/Prosodici
- La Sillaba
- L'Accento
- Grafemi vs Simboli I.P.A. - Trascrizione Fonetica
• LA FONOLOGIA
- Fono vs Fonema
- Le Coppie Minime
- Trascrizione Fonematica
- Fonemi vs Allofoni
- Le Varianti Combinatorie
• LA MORFOLOGIA
- La Parola
- Parola Fonologica vs Parola Morfosintattica
- Il Morfema
- Allomorfo
- Perché esistono gli Allomorfi?
- Supplettivismo
- Classificazione Funzionale dei Morfemi
- Le Parti del Discorso
- Morfemi Liberi e Legati
- La Composizione
- Tipi di Composti
- La Testa
- La Flessione
- Classificazione Posizionale dei Morfemi
- Formazione delle Parole
- Famiglie di Parole
- Classificazione dei Lessemi su base Semantica
- Classificazione dei Lessemi su base Distribuzionale
- Classificazione dei Lessemi in base alle Categorie di Flessione
- Caratteristiche Non Universali
- Categorie Grammaticali
- Forma Flessa
- Il Caso
- Le Categorie dell'Aggettivo
- Le Categorie del Verbo
- Classificazione delle Lingue su base Morfologica
• LA SINTASSI - Frasi Semplici e Complesse
- Come si analizza la Struttura della Frase
- Le Parentesi
- Il Sintagma
- Livello di Complessitá del Sintagma
- Funzioni Sintattiche
- Le 4 Prospettive dell'Analisi Sintattica
- I Ruoli Semantici dei Sintagmi
- Organizzazione Pragmatico-Informativa
- Dato e Nuovo
- La Dislocazione a Sinistra (dell'Oggetto)
- La Dislocazione a Destra (del Tema)
- Frase Scissa
- Analisi a 4 Dimensioni
- La Grammatica Generativa
• LA SEMANTICA
- Significato Linguistico e Significato Sociale
- Intensione ed Estensione
- Il Lessico
- La Legge di Zipf
- Rapporti di Significato tra Lessemi
- Omonimia e Polisemia
- Slittamento di Significato
- Rapporti di Similaritá tra Significati
- Relazioni Orizzontali e Verticali tra Significati
- Rapporti di Opposizione
- Le Collocazioni
- Analisi del Significato
- Analisi Componenziale del Significato
- I Limiti dell'Analisi Componenziale
- Teoria dei Prototipi
- Teoria Classica delle Categorie
- Livelli di Categorizzazione
- La Vaghezza del Linguaggio
- Il Testo - I 7 Principi della Testualitá
- Il Testo Visivo: la Grammatica delle Immagini
• LA PRAGMATICA
- Pragmativa vs Altre Prospettive di Analisi
- Semantica vs Pragmativa
- Contesto e Significato
- Significato Convenzionale vs Significato Conversazionale
- Pragmatica ed Inferenze: I Titoli di Giornale
- Il Modello di Comunicazione di Jakobson
- La Non Linearitá del Processo Comunicativo
- Il punto di vista del Ricevente
- Il punto di vista del Mittente
- Il Modello Inferenziale
- Teoria della Pertinenza
- Gli Atti Linguistici
- I 4 Livelli di Azione Linguistica
- Teoria degli Atti Linguistici
- I Tipi di Illocuzione
- Le Logiche della Conversazione di Paul Grice
- Le Massime Conversazionali
- Violazione delle Massime e generazione di Implicature
- Esempi di Sfruttamento delle Massime
- Presupposizioni
• LA TIPOLOGIA
- Classificazione delle Lingue nel Mondo
- Il Mannese
- Lo Stato di Salute delle Lingue
- Le 10 Lingue piú parlate al Mondo
- Paesi con un maggior numero di Lingue
- Distribuzione delle Lingue
- Migrazione delle Lingue
- Classificazione delle Lingue nel Mondo
- Distribuzione Genealogica delle Lingue
- Il Protoindoeuropeo
- L'Albero Genealogico delle Lingue - La Famiglia Indo-Europea
- Altre Famiglie
- Distribuzione Tipologica delle Lingue
- Altri Criteri di Classificazione delle Lingue
- Lingue Pidgin e Creole
- Tipo Linguistico
- Universali Linguistici
- Tipologia Morfologica
- Tipologia Sintattica
• LA DIVERSITÁ LINGUISTICA
- Lingue e Dialetti
- Minoranze Linguistiche
- Varietá Regionali
- Italiano di Area Settentrionale
- Italiano di Area Mediana
- Italiano Regionale a base Toscana
- Italiano di Area Meridionale
- Lingue dei Segni
- Il Creolo Giamaicano
• LA CONGIZIONE
- Embodiment
- 3 Versioni di Embodiment
- Linguaggio e Azione
- Teoria Embodied vs Teorie Classiche
- Problematiche relative all'Embodiment
- Teoria del Doppio Codice
- Concreteness Effect
- Embodiment e Teorie relative
- Teoria della Metafora Concettuale
- Metafore Concettuali nella Diversitá Linguistica
- Metafore Concettuali e Diversitá Individuali
- Metafore Concettuali vs Metafore Creative
- Metafore Concettuali vs Metafore Convenzionali
- Ricerche sulle Metafore Concettuali
- Concetto di Tempo come Spazio - Teoria della Relativitá Linguistica
- L'Esperimento di Lera Boroditsky
- Teoria della Simulazione di Situazioni
- Teoria delle Emozioni
- Parole Astratte che denotano Emozioni
- Universalitá delle Espressioni Facciali
- Ekman e le Emozioni di Base
- Critiche Metodologiche agli Studi di Ekman
- Teoria delle Emozioni Costruite
- Associazioni tra Espressioni ed Emozioni in Culture Diverse
- Emozioni come Concetti Astratti
• STORIA DELLA LINGUISTICA GENERALE
- Linguistica Generale dell'800
- La Grammatica di Panini
- La Linguistica Comparativa
- Leggi Fonetiche: Prima e Seconda Legge di Grimm
- Seconda metá dell'800: Sviluppo fonetica
- Fine 800: la Nascita dell'I.P.A.
- Linguistica Generale del '900
- Le Scuole Strutturaliste (Anni 20-60)
- L'Ipotesi Sapir-Whorf
- Fine Teoria della Relativitá Linguistica
- La Linguistica Chomskyana
- La Sociolinguistica Americana
- La Linguistica Funzionale in Europa
- Funzionalismo Europeo vs Generativismo Chomskyano
- La Svolta Cognitivista
- Il Nuovo Cognitivismo: la concezione di Embodied
- Il Neo-Whorfianesimo
- Alcuni ambiti di Ricerca della Sociolinguistica
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LINGUISTICA GENERALE 1
IL LINGUAGGIO
In questo corso andremo ad analizzare come la facoltà del Linguaggio che caratterizza tutti gli
esseri umani può essere esplorata ed analizzata.
LINGUE NATURALI = nate in modo spontaneo per il bisogno di comunicare
LINGUE ARTIFICIALI = create a tavolino (ad es. Esperanto)
Il fatto che anche animali intelligentissimi come le scimmie non siano in grado di parlare é
interpretabile come un limite alle potenzialità di sviluppo cognitivo del loro cervello
à riuscire a parlare amplia le capacità cognitive del nostro cervello: ci rende in grado di
comunicare, (quindi di categorizzare la realtà), di essere creativi ecc.
à il linguaggio ci fornisce tutta una serie di competenze che, senza di esso, non si potrebbero
sviluppare
LA LINGUISTICA
La Linguistica è quel ramo delle Scienze Umane che studia la lingua ed il linguaggio.
COS’È LA LINGUISTICA GENERALE?
La disciplina che studia come funzionano le lingue e i linguaggi.
(come si sono evolute nel tempo le lingue, che rapporti ci sono tra lingue e culture..)
Oggetto della Linguistica sono le cosiddette LINGUE NATURALI à lingue nate spontaneamente
lungo il corso della civiltá umana
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TUTTE le lingue NATURALI sono espressione di quello che viene chiamato LINGUAGGIO VERBALE
UMANO
(Esiste anche un LINGUAGGIO NON VERBALE:
es. linguaggio delle emoji, dei gesti, comunicazione visiva..)
In un'intervista recente Elon Musk (fondatore Tesla, Neuralink à impresa per lo sviluppo di
tecnologie artificiali) ha predetto che la sua nuova societá di neurotecnologie potrebbe rendere
obsoleto il linguaggio umano.
Egli sostiene che "parlare é un metodo inefficiente di scambio di dati e può essere migliorato se si
utilizza l'intelligenza artificiale ( = leggendoci direttamente da cervello a cervello, senza il bisogno di
usare la bocca)
“Il cervello si sforza molto a comprimere un concetto in parole (e questo é vero, soprattutto quando
si tratta di una lingua straniera alla nostra e per esprimere qualcosa dobbiamo munirci solo delle
poche parole che conosciamo) e c’è molta perdita di informazione nel farlo”.
Distinzione tra:
• LINGUA dei SEGNI ( = detto anche Linguaggio dei Segni o dei sordi)
• i GESTI che utilizziamo per accompagnare il linguaggio verbale
(che, peró, non sono un linguaggio autosufficiente come la lingua dei segni)
Distinzione tra:
• Linguaggio UMANO
• Linguaggio NON UMANO
( = linguaggio animale - che alcuni sostengono non essere un vero e proprio linguaggio ma una
forma di comunicazione - linguaggio artificiale - es. algoritmo)
COS'É UNA LINGUA NATURALE?
Ciascuno dei sistemi SIMBOLICI (parole) propri della specie umana, ma che variano da comunitá a
comunitá (ognuna di queste ha un sistema di simboli) 3
e, in qualche modo, anche da individuo a individuo (le parole che uso io possono essere diverse da
quelle che usa qualcun altro)
I SIMBOLI che compongono una Lingua Naturale vengono trasmessi per via culturale e non ereditati
biologicamente!
Attraverso questi, gli appartenenti alle societá umane:
• Conoscono/categorizzano la realtá
• Sviluppano pensieri articolati
• Comunicano le proprie conoscenze e i propri pensieri
LINGUA O DIALETTO?
Se ci atteniamo alla definizione sopra, non c'è alcuna differenza tra LINGUA e DIALETTO (tutti i
sistemi linguistici esistenti ed esistiti, ed usati da qualche gruppo sociale, sono manifestazione
specifica del linguaggio verbale umano),
questo perché ció che li differenzia si basa su considerazioni sociali, storico-culturali o, addirittura
politiche
Max Weinreich (1945) (linguista tedesco-baltico) propose questa definizione:
"la lingua non é altro che un dialetto con un esercito e una marina" (quindi politicamente piú forte)
Es: il sardo dal punto di vista linguistico é una lingua
LINGUE DIVERSE IN COMUNITÁ DIVERSE
§ MOLTEPLICITÁ delle LINGUE à non esiste una lingua unica per tutti gli esseri umani
§ CARATTERE STORICO-EVOLUTIVO di ogni lingua:
Ogni lingua viene acquisita, utilizzata, modificata e sviluppata da particolari comunitá di
persone, a loro volta caratterizzate da una particolare collocazione geografica, da particolari
vicende storiche.. à quindi ogni lingua é in continuo mutamento, non solo in prospettiva
storica ma anche sincronica
(il modo in cui noi usiamo certe parole é diverso da come le usano I nostri genitori, ad es) 4
§ ARBITRARIETÁ dei SEGNI linguistici à una cosa che non é motivata da una causa interna
ma che è arbitraria, una convenzione (il legame tra la parola “mascherina” e l’oggetto è
arbitrario, si poteva chiamare in qualsiasi altro modo, non c’è niente in quell’oggetto che mi
suggerisce che io la debba chiamare per forza cosí), quindi in cui è possibile riferirsi alla stessa
realtá mediante segni diversi (es: cane vs dog)
Un limite a questa sono le onomatopee:
(es: nella parola “tintinnio” le prime 2 sillabe richiamano effettivamente il suono che dá
significato alla parola)
IL SEGNO
La singola unitá che fa da supporto alla comunicazione linguistica é il SEGNO à qualcosa che viene
usato per comunicare qualcos'altro (= la parola).
Comunicazione = ‘passaggio di informazione’, contenuti, idee, pensieri..
Un aspetto cruciale della comunicazione è, quindi, l'INTENZIONALITÁ à noi usiamo I SEGNI (le
parole) in maniera INTENZIONALE, al fine di far passare un’informazione
(se io tossisco, invece, probabilmente non sto comunicando, semplicemente sto tossendo)
Esistono diversi TIPI di segni:
• INDICI
• SEGNALI
• ICONE
• SIMBOLI
INDICI = segni in cui c’é un rapporto NATURALE tra il segno ed il suo significato
(quindi NON causale o intenzionale)
(es: cielo grigio à INDICE di temporale imminente,
starnuto à INDICE di raffreddore,
impronta à INDICE di passaggio di qualcuno)
SEGNALI = segno e contenuto sono legati sia da un rapporto NATURALE che CAUSALE 5
à c'é INTENZIONALITÁ
(es: se io sbadiglio appositamente à esprimo noia,
luce accesa in montagna à segnalo la mia presenza)
ICONE = (dal greco εικονος = “immagine”) tipi di segni in cui c'é SIMILARITÁ tra forma e struttura,
anche questi sono INTENZIONALI
(es: segnali stradali, disegni della toilette, onomatopee à riproducono proprietá dell’oggetto
designato)
SIMBOLI = quei segni in cui il rapporto tra forma e contenuto é ARBITRARIO = basato sulla
convenzione (e, quindi, NON determinato da fattori naturali).
(es: abbiamo deciso che semaforo rosso --> significa che bisogna fermarsi --> il ROSSO é un simbolo
anche se a livello naturale non c'é niente che ti indichi che ti devi fermare)
I tipi di segni che caratterizzano gran parte delle lingue umane sono proprio i SIMBOLI.
In conclusione, i SEGNI linguistici (per esempio la parola ‘gatto’ o la frase ‘ho mangiato una mela’)
sono segni prodotti INTENZIONALMENTE per COMUNICARE qualcosa a qualcun altro.
E che cos’è che mette il ricevente in grado di interpretare il segno?
Il fatto che esso si riferisce a un CODICE = un insieme di conoscenze, fissatesi per convenzione, fra
qualcosa e qualcos’altro e che fornisce le regole di interpretazione dei segni.
Le LINGUE NATURALI sono, quindi, caratterizzate dall'ARBITRARIETÁ dei segni che ne fanno parte.
PROPRIETÁ DELLA LINGUA
Quindi le PROPRIETÁ della lingua sono:
• BIPLANARIETÁ : presenza di 2 dimensioni/piani del SEGNO:
• SIGNIFICANTE (la FORMA, le lettere che compongono una parola)
• SIGNIFICATO (il CONTENUTO del segno linguistico)
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• ARBITRARIETÁ: la convenzionalitá del SEGNO linguistico ed, in particolare, del legame tra
SIGNIFICANTE e SIGNIFICATO che, per la stragrande maggioranza delle volte, é ARBITRARIO,
quindi non c’è alcun legame naturalmente motivato, connesso alla natura/essenza delle
cose, derivabile per osservazione empirica o ragionamento logico tra di essi.
(es: l'animale gatto puó essere espresso da diversi SIGNIFICANTI in diverse lingue = gatto,
cat… à se i segni linguistici non fossero arbitrari, le parole nelle diverse lingue dovrebbero
essere tutte molto simili o designare concetti simili, invece bell = campana, bellum = guerra..)
Questa distinzione tra SIGNIFICANTE e SIGNIFICATO fu introdotta da De Sassure (considerato il
fondatore della Linguistica moderna) nel suo corso di Linguistica Generale (1916).
In realtá, nel funzionamento dei segni linguistici sono tre e non due le entitá in gioco:
REFERENTE = ció a cui il SEGNO si riferisce
(es: la parola “gatto”à la usiamo per riferirci ad un animale nel mondo)
(la linea è tratteggiata perché il rapporto tra SIGNIFICANTE e REFERENTE non è diretto, ma é mediato
dal SIGNIFICATO)
ECCEZIONE all’ARBITRARIETÁ del segno linguistico à le ONOMATOPEE (parole in cui il
SIGNIFICANTE non è totalmente arbitrario, ma richiama il SIGNIFICATO) (es: tintinnio, squittire,
gracidare..)