Storia del concetto filosofico di mente, anima e spirito in filosofia a partire da Platone a Block.
Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia
di Ivan Ferrero
Storia del concetto filosofico di mente, anima e spirito in filosofia a partire da
Platone a Block.
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Psicologia
Corso: Filosofia1. Concetto di mente, anima e spirito nella filosofia antica e
medievale
"mente"--> mens = anima razionale di Aristotele
"anima" --> psychè (Platone = anima individuale, che costituisce l'unità della persona, pensa e guida il corpo
nei suoi movimenti ed è un soggetto morale responsabile--> il demiurgo prima di formare le anime
individuali pone al centro del cosmo un'anima che da movimento ai cieli e vita e intelligenza al tutto, anima
mundi)
"spirito" --> pnèuma (Stoicismo = fuoco creatore, soffio vitale materiale; Cristianesimo = spirito santo)
Omero --> il concetto di anima individuale non esiste ancora
Platone --> la psychè platonica è insieme principio vitale e centro della vita morale e spirituale
dell'individuo.È presente però un dualismo tra mente e corpo: l'anima, non solo è distinta dal corpo, ma se
ne separa anche effettivamente al momento della morte ed è immortale.
Nelle opere di Platone non c'è un'opera unitaria e coerente sul tema dell'anima, per 2 ragioni:
-Platone scrive dialoghi e non trattati, perché la filosofia non mira ad un sapere fissato in formule, ma
all'acquisizione di una maggiore coscienza critica--> ciò che Platone dice sull'anima va sempre visto nel
contesto della discussione su un particolare argomento.
-Nel pensiero platonico non esiste una distinzione tra metafisica, teoria della conoscenza, teoria etica,
estetica e filosofia politica--> sforzo di chiarificazione intellettuale--> rigenerazioni morale
La cura dell'anima, la sua purificazione e anelito verso il divino, tramite la ricerca filosofica, è fondamento
di un ritorno alla virtù, di un riscatto morale e politico della Città.
Platone fonda il suo programma politico-aristocratico di rigenerazione morale sull'idea pitagorica di anima:
elemento divino tra noi, eterna, prigioniera del corpo, dal quale può essere liberata solo dall'amore per il
sapere, dalla filosofia, dalla ricerca incessante della verità.
Rapporto tra Platone e Aristotele, suo discepolo--> rottura o continuità?
La concezione platonica ed aristotelica di anima sono difficilmente confrontabili, perché Platone si serve del
concetto di anima nel contesto del suo programma di rigenerazione morale politica, mentre Aristotele parla
di anima in termini scientifici--> psicologia.
Antidualista, ilomorfista.
La teoria dell'anima di Aristotele viene esposta in varie opere, come De Anima e Parva Naturalia.
De Anima --> anima = principio degli esseri viventi, va in cerca della sua essenza.
Occorre evitare l'errore del dialettico (Platone), per il quale, essendo l'anima separata dal corpo, la collera
deve essere completamente identificata col desiderio di vendetta. --> guarda alle cause vere, alla nozione,
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Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia ma dimentica che essa non può realizzarsi senza una determinata materia.
Ma occorre anche evitare l'errore del naturalista presocratico, per il quale essa coincide con il ribollire del
sangue --> fa l'errore opposto al dialettico.
- non è un buon fisico chi non tiene conto della forma, perché tutto in natura avviene non sulla base di
meccanismi ciechi, ma di finalità--> ciononostante occorre anche tener conto della materia.
La spiegazione di fenomeni organici viene data da Aristotele non in termini materialistici o meccanicistici,
ma psicologici e teleologici--> il fondamento della biologia è la psicologia e non viceversa.
Per definire l'anima Aristotele si serve di concetti noti di forma e materia: tutti gli oggetti sensibili sono un
composto indissolubile di una materia particolare e di una forma universale --> non esiste il problema
mente-corpo = isomorfismo
L'anima è anche entelechia, atto, mentre il corpo è potenza, possibilità. (la coppia atto-potenza si applica ad
ogni cosa, tranne Dio).
- l'anima è atto, entelechia di un corpo, perché è ciò che da vita, sensibilità a un corpo naturale che ha la vita
in potenza perché "ha gli organi giusti".
- Anima = entelechia prima di un corpo naturale che ha la vita in potenza.
Si possono distinguere 3 funzioni dell'anima, organizzate in modo tale che quelle superiori riassorbano le
inferiori:
1.facoltà nutritiva (piante)
2.facoltà sensitiva e appetitiva (animali)
3.intelletto (uomo)
L'anima è la forma del corpo -->non è separabile da esso --> non può essere immortale
Ma l'intelletto non fa parte dell'anima così intesa: genere d'anima diverso, che può essere separato dal corpo
e non è corruttibile--> intelletto agente o produttivo, immortale ed eterno ----> contrasto con la teoria
ilomorfica.
--> 4 interpretazioni diverse:
a. il passo è in tutto o in parte spurio o comunque essere letto in modo tale che non contrasti con la teoria
ilomorfica
b. non c'è nessuna incoerenza, perché l'intelletto agente è divino, non umano
c. la teoria ilomorfica vale solo per i primi 2 tipi di anima (nutritiva e sensitiva)
Atomismo --> materialismo meccanicista (Democrito, Epicureo, Tito Lucrezio Caro)--> esistono solo gli
atomi e il vuoto, ogni fenomeno naturale è riconducibile a un insieme di movimenti e di urti tra gli atomi di
varia forma e grandezza e l'anima non fa eccezione.
Epicuro--> anima = insieme di atomi leggeri, sottili e veloci che si muovono entro il corpo, composto da
atomi più grossi e pesanti. Gli atomi più leggeri, urtando quelli più pesanti, li mettono in moto dando loro
vita, sensibilità e pensiero.
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Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia Rovescia l'argomento platonico del Fedone, in cui Socrate vuol dimostare che non bisogna avere paura della
morte perché l'anima è immortale: non bisogna avere paura della morte proprio perché l'anima è mortale;
poiché dopo la morte non siamo più in grado di provare dolore, la morte non è un male e quindi è stolto
temerla.
Lucrezio --> molti argomenti a favore dell'identità tra anima e corpo: i traumi subiti alla testa provano che
quando il cervello è danneggiato, lo sono anche le capacità intellettive, che inoltre dileguano con
l'invecchiamento del corpo.
Stoicismo = materialismo vitalistico --> esiste un'anima del mondo, la materia è vivente e portatrice di un
ordine naturale razionale e divino
Le anime individuali sono solo punti di particolare tensione dello pnèuma universale
- anima umana: punto verso il quale confluiscono tutte le informazioni provenienti dai sensi e dal quale
partono tutti i comandi che guidano il corpo.
- si avvicinano molto al concetto moderno di self, autocoscienza
La filosofia classica filtra nel pensiero medievale e poi in quello moderno.
Neo-platonismo = costituisce l'ultima grande filosofia dell'antichità ed è espressione diretta della svolta
culturale che distingue la tarda antichità dell'Ellenismo.
Plotino: nel quarto libro delle Ennadi colloca l'anima, come Platone, come intermediaria tra il mondo
sensibile ed il mondo intelligibile; le anime individuali sono parti dell'anima universale e mediante la ricerca
in comune della verità e altre forme di purificazione che le distacchino dal corpo, possono ricongiungersi
con l'anima mundi e successivamente con l'intelletto divino. L'Uno è origine unica di ogni realtà tutto è in
Dio e promana direttamente o indirettamente da lui il corpo è perciò derivazione dell'anima = monismo
immaterialistico. L'anima giunge alla conoscenza non osservando il mondo esterno, ma distaccandosi da
esso e rientrando in se stessa, prendendo coscienza di sé.
Agostino: l'incorporeità dell'anima è un elemento platonico che, tramite Plotino e grazia ad Agostino, trova
la sua definitiva collocazione nella dottrina cristiana.
Concetto cristiano di anima individuale l'anima stessa viene intesa come sostanza spirituale, incorporea,
immortale, creata da Dio.
Libero arbitrio = l'uomo è libera di scegliere, mediante un atto di volontà, tra il bene e il male e porta la
responsabilità di tali scelte.
Autocoscienza = Plotino - l'anima ritorna all'Uno prendendo coscienza di sé, Agostino Dio può essere
ritrovato solo dentro di noi, Dio è già in noi per chi sappia scorgerlo la profondità dell'animo umano dentro
il quale troviamo Dio può essere esplorata solo mediante una presa di coscienza di sé e della propria natura
spirituale.
- l'anima umana è una sostanza spirituale caratterizzata da una certa consapevolezza di sé che la rende
immediatamente certa della sua esistenza e le rivela la sua vera natura. È unita al corpo per un atto
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Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia imperscrutabile a noi di Dio, ma è da esso distinta in quanto immateriale e immortale.
Tommaso d'Aquino --> problema sollevato dai commentatori di Aristotele: se l'anima è la forma del corpo,
come può essere immortale?
Tommaso: l'intelletto è separato dal corpo, perché non ha bisogno di alcun organo corporeo, agisce per
proprio conto ed esiste di per sé; è una forma sussistente anche senza alcun supporto materiale.
Le anime sono create espressamente da Dio per il loro corpo. L'intelletto umano, inoltre, a differenza di
quello divino e delle intelligenze angeliche, non può operare se non sulle immagini fornite dai sensi - senza
il corpo dunque l'anima non raggiunge le sue finalità, ovvero la conoscenza.
- sono punti di vista inconciliabili.
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Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia 2. Concetto di mente, anima e spirito nella filosofia moderna
Il pensiero di Descartes
- origini del concetto contemporaneo di mente - il filosofo francese pone su nuove basi la riflessione
sull'anima e costituisce una svolta irreversibile nella storia della filosofia.
Meditazioni sulla filosofia prima:;
argomento del Cogito: se dubito di qualcosa - penso; se penso - esisto.
- il solo pensiero, tra le mie proprietà mi è essenziale - io sono comunque e in primo luogo una cosa
pensante.
= unicamente il pensiero, tra gli attributi aristotelici dell'anima, non può essere distaccato da me. Solo il
pensare è un'attività che l'uomo può svolgere senza bisogno del corpo. - il pensiero appartiene all'essenza
umana.
Ho un'idea chiara e distinta di me come di qualcosa alla quale il solo pensare è essenziale - la mia mente e il
mio corpo sono due sostanza differenti - dualismo cartesiano tra mente e corpo.
Arnauld - per provare che mente e corpo sono effettivamente sue sostanze distinte, Descartes è costretto a
presupporre che io ho un'idea chiara e distinta di me come cosa che non ha bisogno di un corpo per esistere.
- il fatto che io possa continuare a percepirmi esistente e pensante mentre fingo di non avere un corpo non
prova che potrei davvero continuare a esistere e pensare sul serio se non avessi un corpo.
Descartes, per spiegare il dualismo tra mente e corpo, fa riferimento al dualismo degli attributi tra pensiero
ed estensione: l'attributo essenziale della mente è il pensiero, mentre quello del corpo è l'estensione e questi
due attributi sono incompatibili. - poiché una medesima sostanza non può avere attributi incompatibili,
mente e corpo sono due sostanza distinte.
Questa incompatibilità è giustificata per Descartes dal fatto che le idee innate di pensiero e estensione sono
chiare e distinte - non possono ingannarmi sulla natura dei loro rapporti reciproci.
Rapporto con Aristotele:
a. la materia non è più mera potenza, ma una sostanza essa stessa, governata in modo autonomo dalle leggi
della fisica.
b. l'anima nutritiva non esiste: i corpi viventi sono semplici meccanismi, la vita è un processo puramente
meccanico
c. l'anima sensitiva è riconducibile all'insieme delle sensazioni cosciente - pensiero
Solo gli uomini hanno un'anima che abita e governa il corpo - problema mente-corpo: come fanno a
coabitare due sostanze così eterogenee ma interagenti?
Il dualismo cartesiano è interazionistico perché l'unione di mente e corpo prima della morte è strettissima, a
tal punto che l'intelletto non è capace di afferrarla pienamente.
Passioni dell'anima - meccanismo che rende possibile tale interazione = ghiandola pineale (epifisi)
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Analisi del concetto di mente, anima e spirito in filosofia