Il linguaggio: le aree corticali
IL LINGUAGGIO: LE AREE CORTICALI
Le aree corticali del linguaggio non sono equipotenziali agli effetti della funzione verbale, ma riconoscono un certo grado di specializzazione. In linea generale è inutile distinguere le aree perisilviane da quelle marginali e, all’interno di esse, le aree anteriori (davanti alla scissura di Rolando) da quelle posteriori (o retrosilviane).
Le aree perisilviane comprendono la porzione inferiore e posteriore del lobo frontale (Area 44), i 2/3 posteriori e superiori del lobo temporale (area 22) e le strutture che connettono queste aree tra loro: l’area 40 che costituisce il giro sopra marginale e l’opercolo parietale e, in profondità, il fascicolo arcuato. La collaborazione tra queste strutture, dal punto di vista funzionale, è indispensabile alla corretta utilizzazione dei fonemi (consonanti e vocali) della lingua parlata e, quindi, della ripetizione che impegna selettivamente proprio l’uso dei fonemi. La maturazione di queste zone, infatti, che avviene nei primi due anni di vita, coincide proprio con l’acquisizione della capacità di ripetere il linguaggio altrui (ecolalia) pur senza comprenderlo.
Continua a leggere:
- Successivo: Il linguaggio: le aree perisilvane
- Precedente: Cause dell’afasia
Dettagli appunto:
- Autore: Stefania Corrai
- Università: Università degli Studi di Sassari
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fisioterapia
- Esame: Neuropsicologia
- Docente: Agnetti
Altri appunti correlati:
- Psicologia dello Sviluppo
- Linguaggio e comunicazione
- Semiotica
- Linguistica Generale
- Language and Cognition
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il disfarsi del linguaggio. Jakobson e le nuove ricerche sulle patologie
- Sistema Mirror e Sviluppo del Linguaggio
- Oltre Babele. Aspetti cognitivi, linguistici ed emotivi del bilinguismo
- Valutazione del carico assistenziale del caregiver in relazione all’alterata cura di sé e deficit della comunicazione in pazienti affetti da afasia assistiti in regime domiciliare
- Peter Eisenman e il Linguaggio della Forma. Verso una teoria aperta per la definizione di una nuova metodologia progettuale.
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.