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Tecniche di cura con il calore

TECNICHE DI CURA CON IL CALORE


Nel corso dei secoli la terapia fisica si è giovata di numerose tecniche che utilizzano diversi mezzi, acqua, elettricità, paraffina; questi mezzi a disposizione sono molteplici ma tutti esplicano la loro azione con meccanismo simile, in altre parole lo sfruttamento del calore inteso come calore esogeno ed endogeno. 
Il calore provoca secondo la sorgente termica impiegata, modificazioni superficiali (cutanee) che evocano in massima parte per via riflessa reazioni vasomotorie, sensitive e metaboliche anche negli strati profondi dell’organismo e non sono quindi soltanto localizzate alla zona cutanea direttamente interessata dall’azione termica; ciò avviene con la termoterapia esogena. 
Sfruttando invece un altro tipo di calore (endogeno o diatermico), s’interessa massivamente tutto l’organismo e s’inducono modificazioni superficiali e profonde, col risultato di avere un riscaldamento diretto ed un riflesso. Con altri metodi, utilizzando vibrazioni fisiche ad altissima frequenza (ultrasuoni) si provocano agitazioni molecolari delle componenti cellulari e dei tessuti organici in genere, con produzione di calore superficiale e profondo. 
Possiamo quindi distinguere le varie forme di termoterapia in base ai meccanismi d’azione (calore esogeno o conduttivo, calore endogeno o diatermico.
Come abbiamo già rilevato i mezzi disponibili sono numerosi ma tutti esplicano la loro azione con meccanismo d'azione comune, cioè lo sfruttamento dell'azione biologica del calore inteso come calore esogeno ed endogeno. 
Se questi mezzi a nostra disposizione agiscono in maniera simile su quale base è possibile impostare un corretto trattamento fisiochinesiterapico. Credo che questo debba essere in primo luogo adattato alle condizioni locali e generali del paziente ed alla possibilità della struttura, intesa come disponibilità di strumenti a nostra disposizione.

Tratto da CALORE E TERMOTERAPIA di Stefania Corrai
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