Bambino con PCI: trattamenti riabilitativi
BAMBINO CON PCI: TRATTAMENTI RIABILITATIVI
Trattamento neuromotorio
Il “trattamento neuromotorio” è finalizzato a favorire la comparsa di competenze posturali e motorie.
In sintesi , tenendo conto della successione delle tappe che normalmente si succedono, mira a stimolare il controllo del capo, del tronco, l’acquisizione della stazione eretta e della deambulazione.
Tecnica della facilitazione afferenziale
La storia della riabilitazione delle PCI ha visto nel tempo l’utilizzo di diverse tecniche (Kabat, Bobath, Vojta etc). Molte di queste sfruttano la tecnica della “facilitazione afferenziale”, l’utilizzazione, cioè, di vari recettori periferici per l’invio al SNC di impulsi afferenti capaci di facilitare risposte motorie corrette e finalizzate.
Probabilmente il metodo Bobath è il più rappresentativo e quello che ha trovato più ampia applicazione. prevede l’inibizione dell’attività riflessa patologica e la facilitazione degli schemi motori posturali normali.
La ripetizione di tali manovre da una parte stabilizza le variazioni migliorative del tono, dall’altra favorisce esperienze cinestesiche adeguate che conducono alla formulazione di corretti schemi mentali di movimento
Trattamento logopedico
La logopedia trova largo impiego nelle PCI.
La disartria (disturbo dell’articolazione della parola) è un sintomo abituale la logopedia mira a stimolare un’adeguata articolazione fonologica attraverso esercizi di respirazione, di imitazione, di produzione sonora utilizzando il rinforzo uditivo, visivo, propriocettivo.
Trova anche utilizzo per migliorare le problematiche dell’alimentazione (masticazione e deglutizione)
Altri trattamenti riabilitativi sono la terapia occupazionale e il trattamento psicomotorio.
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- Precedente: Terapia per le PCI
Dettagli appunto:
- Autore: Stefania Corrai
- Università: Università degli Studi di Sassari
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fisioterapia
- Esame: Neuropsichiatria Infantile
- Docente: Prof. Tondi
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