Virus dell'epatite A
HAV provoca un'epatite infettiva e si trasmetta per via oro-fecale. Le infezioni sono spesso attribuibili all'assunzione di acqua o molluschi contaminati. È un picornavirus
Struttura
Presenta un capside icosaedrico nudo che circonda un genoma a RNA a singolo filamento a polarità positiva. Al genoma è associata una VPg. Esiste un solo sierotipo.
Replicazione
La replicazione è simile a tutti gli altri picornavirus. Interagisce con recettori degli epatociti ma, a differenza degli altri picornavirus, non è citolitico e viene rilasciato mediante esocitosi.
Patogenesi
Dopo l'ingestione, HAV entra in circolo attraverso l'orofaringe o l'intestino, raggiungendo poi gli epatociti. Il virus si replica negli epatociti e nelle cellule di Kupffer e i virioni prodotti sono rilasciati nella bile ed eliminati con le feci. La replicazione è lenta e non ha effetti citopatici. L'ittero ha inizio con la comparsa della risposta immunitaria cellulare e anticorpali. La protezione anticorpale permane per tutta la vita. L'epatopatia da HAV non è istologicamente distinguibile da HBV ed è verosimilmente attribuibile al danno immunopatologico piuttosto che a quello citopatologico. Diversamente da HBV, HAV non cronicizza e non si associa a epatocarcinoma.
Epidemiologia
Il 40% circa delle epatiti è causato da HAV. Il virus è rilasciato in grandi quantità nelle feci e si trasmette per via oro-fecale. HAV resiste a detergenti, acidi, temperature elevate e sopravvive in acqua dolce e salata per molto tempo. I molluschi sono importanti serbatoi in quanto, nutrendosi, filtrano l'acqua contaminata e accumulano virioni.
Sindromi cliniche
La patologia nei bambini è di solito più lieve che negli adulti ed è solitamente asintomatica. I sintomi compaiono improvvisamente 15-50 giorni dopo l'esposizione. I sintomi iniziali sono febbre, astenia, nausea, anoressia e dolore addominale. Urina scura (bilirubinuria), feci ipocoliche e ittero possono essere accompagnati da dolore addominale e prurito. I sintomi tendono a diminuire durante la fase itterica. In quasi tutti i casi si verifica una guarigione completa in 2-4 settimane.
Diagnosi di laboratorio
Viene fatta sulla base dei segni clinici e su test sierologici (rilevamento IgM anti-HAV).
Trattamento, prevenzione e controllo
La diffusione può essere ridotta interrompendo la trasmissione oro-fecale del virus; ciò implica l'eliminazione di acqua e cibi contaminati e il miglioramento delle condizioni igieniche. Esiste un vaccino a base di HAV ucciso.
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Dettagli appunto:
- Autore: Salvatore Volpe
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Medicina e Chirurgia
- Esame: Microbiologia Medica
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