Fame di stimolo, fame di riconoscimento, fame di struttura. Le carezze
Eric Berne, nel suo “Games people play” parla di tre bisogni fondamentali per la salute psicofisica umana:
- la fame di stimolo
- la fame di riconoscimento sociale
- la fame di struttura
La fame di stimolo infantile, secondo Berne che riprende le ricerche di Spitz sui neonati allevati in orfanotrofio, si trasforma in fame di riconoscimento sociale . A tale riconoscimento è collegato al concetto di carezza, intesa come l'atto che implica il riconoscimento di un' altra persona.
Le carezze , a loro volta, possono essere :
verbali
non verbali
positive (vissute da chi le riceve come piacevoli,veicolano il messaggio “Tu sei ok”)
negative (esperite come spiacevoli, veicolano il messaggio “Tu non sei ok” )
esterne ( ricevute da altri,che soddisfano la fame di riconoscimento sociale)
interne ( stimoli che provengono da fonti esterne inanimate, fonti interne,forme di autostimolazione)
carezze condizionate ( riconoscimento della persona correlato a un fare : “ Tu sei ok se..”)
carezze incondizionate ( rivolte all' essere globale e non richiedono impegni particolari da parte di chi le riceve. Possono essere rivolte a caratteristiche fisiche o caratteriali del soggetto)
carezze costruite (si trasformano informazioni oggettive in sensazioni o valutazioni)
carezze rovesciate (si inverte la valenza delle carezze da positive in negative o viceversa)
Di seguito, sono riportati alcuni esempi di carezze tratti dal dialogo esaminato (26) :
(26)
119.M.B. : [Ed è per questo che,(( volge lo sguardo al pubblico in studio))]
Nel frammento 26 , vi è una carezza negativa, esterna e non verbale ( lo sguardo di Mike Bongiorno) , successiva all' ennesima sfuriata di Sgarbi.
(27)
128. V.S. : [NO NO NO,Ho detto che tu hai una casa bella e io forse ho una casa
bella ((indica se stesso))
Nel frammento 27 , un' informazione apparentemente oggettiva, viene trasformata da Sgarbi in una valutazione , di cui il forse è indicativo. Siamo in presenza di una carezza costruita.
(28)
126.V.S. : Non ti do dell' ignorante, ho detto (…) tra virgolette : “Non dire'”
Nel frammento sovrastante (28) , vi è una carezza condizionata : Sgarbi sembra voler dire “Tu sei ok se non dici quelle cose che volevi dire”
Nell' ambito delle carezze, occorre sempre ricordare l' importanza della fonte da cui esse provengono e il filtro applicato da ogni individuo, che ne lascia entrare alcune e ne lascia fuori altre.
In relazione alla terza fame di cui parla Berne,la fame di struttura, si può parlare di un' estensione delle altre due , poiché per il suo soddisfacimento sono necessarie situazioni strutturate in cui gli individui possano scambiarsi carezze. Da qui, il concetto di strutturazione del tempo.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Ilari
- Università: Università degli Studi di Macerata
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Esame: Psicologia della Comunicazione
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