Bruciatori
I requisiti principali per i bruciatori sono il mantenimento di un largo fattore di sicurezza e la capacità di far passare soluzioni di solidi altamente dissolti senza ostruzioni. Di solito per l’analisi AA vengono preparate soluzioni acide, il che significa che i bruciatori sono costituiti di acciaio inossidabile o titanio in modo da evitare la corrosione. Anche le superfici interne del bruciatore sono rivestite con materiale plastico inerte, come polifenilsolfato.
La costruzione dei bruciatori dipende dalla miscela gassosa comburente/combustibile. La velocità di propagazione della fiamma dovrebbe essere minore della velocità di diffusione del gas attraverso la fessura del bruciatore. In caso contrario potrebbe avvenire un ritorno di fiamma nel grembo del bruciatore e nella camera dello spray con possibili disastrosi risultati. La lunghezza della fessura nei bruciatori aria-acetilene, aria-propano e nei multifessura è 10 cm, e nei bruciatori N2O-acetilene è 5 cm.
Il bruciatore Boling o multifessure da ampi vapori atomici che circondano completamente il segnale della radiazione dalla sorgente. Perciò il mantello più esterno della fiamma protegge la parte interna della fiamma dall’aria. I bruciatori multifiamma sono impiegati con i metodi Delves-cup e a barca (anche chiamati metodi a semifiamma).
Nei bruciatori separati, la fiamma viene separata su entrambi i lati dall’aria con la diffusione di un gas inerte (azoto o argon). Questi bruciatori sono impiegati nella determinazione di ossidi refrattari e quando l’aria causa interferenze nella misura.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Lazzara
[Visita la sua tesi: "Determinazione di arsenico mediante voltammetria di stripping anodico con elettrodo in oro"]
[Visita la sua tesi: "I laser a coloranti: fondamenti e stato dell'arte"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Chimica
- Esame: Chimica analitica
- Docente: Edoardo Mentasti
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