Analisi di redditività: Costi di produzione
In questa fase d’indagine si è provveduto ad analizzare diversi preventivi forniteci dalle aziende.
Gli impianti sono stati suddivisi in base alla tipologia in:
- impianti a struttura fissa dove non c’è la possibilità di inseguire il sole;
- impianti a inseguimento solare, più costosi e più efficienti, infatti intercettano al meglio i raggi solari,
In base alla loro localizzazione:
- a terra, cioè l’impianto appoggia direttamente al suolo;
- su tetto, la struttura appoggia sulla copertura più o meno integrandosi;
In base ai dati in nostro possesso:
- impianti funzionanti da oltre un anno, con dati certi sia dal lato dei costi sia dal lati dei ricavi;
- impianti teorici, dove i costi sono basati su dei preventivi ed i ricavi sono stimati.
La dislocazione dell’impianto a terra o su tetto ha la sua importanza, infatti a parità di potenza d’impianto ci sono alcune differenze sia dal lato dei costi che dal lato dei ricavi.
La tipologia d’impianto fisso o inseguimento è fondamentale sia nell’analisi costi-ricavi, sia nella strutturazione e nei suoi componenti.
I costi sono quelli effettivamente sostenuti per gli impianti funzionanti, mentre sono quelli che risultano da preventivi delle ditte fornitrici per gli impianti teorici.
L’analisi costi/ricavi nei vent’anni è suscettibile di una certa variabilità causata da tutta una serie di eventi che possono modificarla anche notevolmente.
Per i costi di Mainetti e Rivalta sono quelli effettivi, mentre per i restanti sono stimati in base alla natura dell’impianto e alla radiazione luminosa.
Dall’analisi dei preventivi e dalle interviste fatte è emerso chiaramente che occorre effettuare l’analisi considerando per il medesimo impianto sia il caso migliore che il caso peggiore.
Nei due casi le differenze sono notevoli, occorre quindi trovare un giusto livello di compromesso ponderando i diversi elementi di analisi.
I casi considerati sono quelli con i dati reali cioè quelli dell’azienda Mainetti e Rivalta che per semplicità chiameremo CASO A e CASO B, la cui potenza di’impianto è circa di 50 kwp.
Occorre ricordare che gli impianti di Mainetti e Rivalta hanno più di un anno di vita mentre per C.O.F.R.A. e A.L.A.C. i dati sono recenti e quindi i costi degli impianti si sono ridotti, inoltre la struttura di Mainetti è fissa e ottenuta in economia, mentre quella di Rivalta è ad inseguimento e realizzata da terzi con la formula “consegna chiavi in mano”.
La forbice che si viene a creare, tra best e worst case è notevole e occorre considerare che per Mainetti (caso A) la proiezione dei costi tiene conto del fatto che l’impianto è stato costruito in economia ed è di struttura fissa.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Carlo Sicurini
[Visita la sua tesi: "Prospettive di diffusione dei sistemi fotovoltaici in Italia, un'analisi economica"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Economia
- Corso: Scienze Ambientali
- Docente: Massimo Canali
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