Il matrimonio come scambio
Il matrimonio coinvolge direttamente non solo i due individui che lo contraggono, bensì anche i loro rispettivi gruppi di origine. I gruppi implicati pretendono un individuo che rimpiazzi contestualmente quello ceduto o dei beni che lo rappresentino simbolicamente → il matrimonio è uno scambio simbolico fra unità sociali. Dal momento che molte società considerano le capacità maschili superiori, il matrimonio viene letto come uno scambio di donne / oggetti fra uomini / soggetti.
Matrimonio per ratto
Non rappresenta la forma originaria, è dovuto piuttosto a situazioni particolari (creazione di alleanze fra gruppi, trasmissioni di beni, squilibrio demografico fra i sessi) e la violenza che esercita è rivolta, più che verso la donna spesso consenziente, verso il suo gruppo o quello del rapitore stesso, privati del controllo collettivo sulla riproduzione.
Matrimonio per servizi
Durante la permanenza presso i genitori della donna, i due coniugi danno prova delle rispettive capacità di assolvere i compiti legati al proprio sesso, che la società attribuisce loro. Il servizio in genere si conclude dopo la nascita di almeno un figlio e dopo che l'uomo ha mostrato di saper cacciare, accudire il bestiame o coltivare la terra.
Matrimonio per acquisto
Il termine acquisto è il più adatto ad esprimere tutta la varietà di transazioni matrimoniali che implicano trasferimenti insieme di beni e di individui; l'operazione economica di compera ne costituisce solo una piccola parte. In cambio della donna vengono dati in cambio dei beni (prezzo della sposa) che hanno un particolare valore e con i quali sono connessi significati simbolici che li rendono particolarmente adatti ad esprimere la natura della transazione matrimoniale, come scambio dei ruoli maschili e femminili; il più comune è il bestiame. Il matrimonio per acquisto è più diffuso, infatti, nelle società pastorali, mentre manca quasi del tutto in quelle di caccia- raccolta ed è più raro in quelle agricole. Esiste una correlazione fra prezzo della sposa e patrilocalità → il pagamento viene effettuato proprio perché il gruppo della donna perde i figli che questa genera e che appartengono al gruppo del marito e, più in generale, la fecondità della donna. Se il matrimonio si scioglie senza che la donna abbia generato figli, il marito ha il diritto a riavere indietro, in tutto o in parte, i beni versati mentre questo diritto gli è negato se la donna ha dato figli. Se la donna muore, i diritti dell'uomo sono identici a quelli che ha in caso di divorzio; se invece muore il marito, la vedova viene sposata subito da un parente agnatico del defunto (al quale, tuttavia, continueranno ad essere attribuiti i figli nati dalla nuova unione) perché il prezzo della sposa conferisce diritti sulla fecondità della donna anche a tutti i membri del suo gruppo patrilineare. Nel matrimonio gli uomini mettono in gioco la loro capacità di creare legami sociali all'interno del proprio gruppo e fra gruppi diversi.
Con la dote occidentale (l'insieme di beni che la famiglia attribuisce a una donna quando si sposa) il padre compra un fecondatore (il marito) che faccia della figlia una madre e che non lo escluda dal trasmettere anch'egli ai nipoti la propria "sostanza”, cioè il patrimonio, stabilendo con essi un legame culturale (come tutti i legami maschili). In società con più forte accento sulla parentela agnatica la dote è un valore aggiunto alla donna per pareggiare fra padre e marito una transazione in cui il contributo del maschio è culturalmente soverchiante rispetto a quello della donna.
L'eredità del coniuge
Un coniuge si può anche ereditare. Le forme principali sono:
- levirato: prevede che un uomo sposi la vedova del fratello;
- sororato: prevede che un uomo sposi la sorella della moglie morta.
Poiché la donna e la sua fertilità vengono acquisite non tanto da parte di un singolo uomo quanto di tutto il suo gruppo agnatico, cui compete il diritto di usufruirne per garantire la propria riproduzione. Il levirato e le altre forme di eredità della vedova, pertanto, attribuiscono ad un altro membro del gruppo del marito questo diritto, mentre il sororato sancisce la necessità da parte del gruppo della moglie di onorare un contratto matrimoniale che non riguarda i singoli contraenti, bensì i rispettivi gruppi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Viola Donarini
[Visita la sua tesi: "Domitia Longina, imperatrice alla corte dei Flavi"]
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Antropologia
- Esame: Antropologia della parentela e di genere
- Docente: Claudia Mattalucci
- Titolo del libro: Introduzione all’antropologia della parentela
- Autore del libro: Maria Arioti
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2006
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