La notazione delle relazioni parentali
La descrizione della parentela può essere:
- quantitativa: darne misura e grado;
- qualitativa: applicare ai membri della relazione i termini appropriati.
Le variabili quantitative si distinguono lungo due assi perpendicolari:
| linearità / filiazione;
_ collateralità / cofiliazione.
Prendono come punto di riferimento un individuo collocato al centro, detto Ego, quindi le relazioni di parentela sono egocentrate (prospettiva egocentrata, la più comune); Alter è l'individuo di cui si descrive il rapporto con Ego.
Il concetto di spazio genealogico vuole servire come schema di riferimento per valutare le distorsioni.
La parentela può essere:
- lineare: si instaura attraverso il rapporto di filiazione (genitori, nonni, figli,…);
- collaterale: si stabilisce attraverso il legame di sibiling (sibiling, figli di sibling,…).
Esistono diversi sistemi di parentela:
- romano / Codice civile: prendono come legame fondamentale quello di filiazione e lo usano come unità di misura per valutare il grado di tutte le altre relazioni (es: i genitori sono per i figli parenti di I grado). E' un modo quantitativo che si avvicina a quello della biologia moderna, fondamentale per l'ereditarietà dei caratteri: un figlio condivide con il genitore il 50% dei geni, con un fratello il 25%;
- germanico / Diritto canonico: hanno come base il rapporto fra sibling → siblingship e filiazione hanno valore di parentela di I grado (genitore - figlio: I grado; fratello- fratello: I grado;…);
- sistema occidentale odierno: i parenti per eccellenza (grado zero) sono genitori- figli- sibling.
Applica i gradi solo in caso di collaterali più stretti della stessa generazione (cugini primi) per la necessità dei divieti matrimoniali; è una concezione più qualitativa.
La parentela quantitativa nella società romana e moderna occidentale è la parentela ufficiale del diritto. L'ossessione per questo tipo è dovuta alla trasmissione dei beni, che fa coincidere quantità di sangue condiviso con quantità di beni condivisibili e, a differenza di altri sistemi, soverchia le differenze di sesso e di età.
Estranee a noi sono:
- parentela incrociata: i figli di due sibling di sesso diverso sono cugini incrociati;
- parentela parallela: i figli di due sibling dello stesso sesso sono cugini paralleli.
I quattro tipi di parenti che chiamiamo cugini hanno diverse probabilità di condivisione del patrimonio genetico (i figli di due sorelle hanno maggiori probabilità di condividere i geni poiché le madri sono imparentate con certezza).
In antropologia si usano due tipi di notazione:
- notazione linguistica: tutte le relazioni di parentela possono essere espresse con un numero limitato di termini di base abbreviati. L'inglese è la lingua che si presta meglio perché usata nella comunicazione scientifica e possiede sia termini connotati sessualmente che non (p.47);
- notazione grafica: si affianca al precedente sistema e si basa sugli stessi assunti (p.48); si può usare anche il corpo in cui l'asse verticale si presenta come quello della discendenza e la simmetria bilaterale esprime la bilateralità della filiazione.
Nonostante le accuse e le critiche (etnocentrismo, rigidezza) questi strumenti sono validi perché la
parentela è riconoscimento sociale di legami biologici manipolati dalla cultura.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Viola Donarini
[Visita la sua tesi: "Domitia Longina, imperatrice alla corte dei Flavi"]
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Corso: Antropologia
- Esame: Antropologia della parentela e di genere
- Docente: Claudia Mattalucci
- Titolo del libro: Introduzione all’antropologia della parentela
- Autore del libro: Maria Arioti
- Editore: Laterza
- Anno pubblicazione: 2006
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