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DISTURBI DELLA PERSONALITA’


i disturbi della personalità sono tratti della personalità che causano menomazioni e angoscia significative.
Il DMS-IV riconosce 10 disturbi della personalità ma solo 3 di questi sono stati sistematicamente studiati dalla ricerca genetica:
1) il disturbo schizotipico: si presenta con sintomi simili alla schizofrenia ma meno intensi, e come la schizofrenia presenta ricorrenza familiare. Studi su gemelli hanno riportato un’influenza genetica, infatti per i gemelli identici vi è una concordanza del 33% e per i gemelli fraterni del 4%.
Vi è un legame tra la schizofrenia e il disturbo schizotipico, infatti i parenti di primo grado dei probandi schizofrenici mostrano un eccesso di disturbi schizotipici, con un rischio dell’11% di sviluppare il disturbo schizotipico, mentre la popolazione normale ha un rischio del 2%;
2) il disturbo di personalità ossessivo-compulsivo: è un disturbo più lieve del disturbo d’ansia ossessivo-compulsivo (DOC); tuttavia, il disturbo d’ansia ossessivo-compulsivo è una sequenza di comportamenti bizzarri, invece il disturbo di personalità ossessivo-compulsivo è più penetrante e coinvolge una preoccupazione generalizzata per i dettagli insignificanti, con conseguente difficoltà nel prendere decisioni e nel portare qualsiasi cosa a compimento. Studi familiari indicano che i tratti ossessivi sono più comuni bei parenti dei probandi affetti dal disturbo ossessivo-compulsivo rispetto ai controlli;
3) il disturbo antisociale di personalità (ASP): è il disturbo più studiato e coinvolge comportamenti come: imbrogliare, mentire e rubare. E’ caratterizzato da una cronica indifferenza per i diritti degli altri e da una tendenza alla loro violazione.
Secondo in DSM-IV i criteri per definire tale disturbo sono: attività illegali o socialmente condannabili iniziate prima dei 15 anni e protrattesi fino all’età adulta; esso si manifesta in età precoce, ma la maggior parte dei giovani delinquenti e dei bambini con disturbo della condotta non sviluppa tale disturbo, quindi è necessario distinguere il disturbo della condotta (limitato all’adolescenza) dal disturbo antisociale di personalità (che persiste per l’intera esistenza).
Studi familiari hanno dimostrato come esso sia trasmettibile geneticamente, e studi sulle adozioni hanno dimostrato un’influenza genetica piuttosto che un’influenza dell’ambiente condiviso.
Per i parenti di primo grado di un maschio affetto, il rischio è 5 volte maggiore, sia se condividono lo stesso ambiente e sia se sono stati adottate separatamente; per i parenti di primo grado di una femmina affetta, il rischio aumenta di 10 volte.
Comunque, studi su gemelli e figli adottivi hanno mostrato un’influenza dell’ambiente condiviso pari al 24% e un’influenza genetica pari al 40%; nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, l’influenza genetica sui sintomi dell’ASP tende ad aumentare, mentre l’influenza dell’ambiente condiviso tende a diminuire.
Vi è una relazione tra ASP e comportamento criminale: studi sulle adozioni hanno mostrato che bambini con genitori biologici che avevano avuto problemi con la giustizia mostravano un incremento dell’ASP, mostrando un’influenza genetica dei 2 disturbi.
Individui che avevano sia i genitori adottivi e sia quelli biologici condannati per aver commesso crimini manifestava una percentuale più alta di comportamento criminale; la presenza solo di genitori adottivi con condanne criminali non aveva alcun effetto sul comportamento degli adottati.

Tratto da GENETICA DEL COMPORTAMENTO di Anna Battista
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