la diffusione dell’innovazione
la diffusione è il processo tramite il quale un singolo o un’impresa adottano in una società (o in un’economia) una nuova tecnologia, o ne rimpiazzano una vecchia con una nuova; essa è una parte del processo di innovazione, poiché l’apprendimento, l’imitazione e gli effetti di feedback che si verificano mentre la nuova tecnologia si diffonde contribuiscono a migliorare l’innovazione originale. le caratteristiche principali del processo di diffusione sono la sua apparente lentezza generale e l’eterogeneo grado di accettazione tra un’innovazione e l’altra.
dal punto di vista sociologico, i fattori che possono accelerare (o rallentare) il processo di diffusione sono: la scelta di adozione da parte di un singolo, della collettività o imposta da un’autorità; i canali di comunicazione (ad es. i mass media)utilizzati per acquisire informazioni sulla nuova tecnologia; la natura, la normativa e il grado di connessione del sistema sociale in cui operano i potenziali utilizzatori.
dal punto di vista economico, i benefici principali nell’adozione di una nuova tecnologia generalmente aumentano nel tempo, in quanto la diffusione di solito è accompagnata dall’apprendimento e dalla conoscenza della stessa, per cui solo in un secondo momento essa diventa attraente per un insieme più ampio di utilizzatori, mentre i costi per investire in nuove tecnologie, la maggior parte dei quali fissi, si affrontano nel periodo iniziale di adozione. questo contrasto implica due fatti: l’adozione è uno stato assorbente, ossia raramente si assiste all’abbandono di una nuova tecnologia in favore di una vecchia, in quanto la decisione di abbandonare significherebbe rinunciare ai benefici avendo comunque sostenuto i costi iniziali; inoltre, in uno stato di incertezza riguardo ai benefici futuri dell’adozione di un’innovazione esiste un valore di opzione nell’aspettare, che porta a ritardare il processo di diffusione.
altri fattori che accelerano il processo di diffusione sono la dimensione e il potere di mercato degli adottatori grazie alle economie di scala, dei fornitori attraverso la promozione di standard, dell’ambiente regolatorio ad esempio con standard obbligatori di qualità e di controllo.
se si costruisce un grafico ponendo su un asse il numero di utilizzatori dell’innovazione e sull’altro il tempo, esso avrà una forma a s: il processo di adozione inizialmente procede in modo lento, poi accelera quando l’innovazione comincia a diffondersi tra la popolazione degli utilizzatori per poi rallentare nuovamente quando la popolazione è satura. tale andamento può essere spiegato attraverso il modello dell’eterogeneità o il modello epidemico: il primo presuppone che utilizzatori diversi abbiano benefici differenti dall’innovazione; se la distribuzione dei benefici ha un’andamento normale, allora il costo del nuovo prodotto è costante o decresce nel tempo, e i consumatori adottano quando il beneficio che ricevono è maggiore del costo. il secondo segue l’andamento delle epidemie: inizialmente una piccola quota di consumatori adotta l’innovazione, poi ciascun utilizzatore “contagia” casualmente altri potenziali consumatori finchè la popolazione ha quasi completamente adottato la tecnologia.
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Autore:
Maria Caldiero
[Visita la sua tesi: "Il cosiddetto ''obbligo di repechage'' nei licenziamenti individuali per ragioni economico-produttive"]
- Università: Università degli Studi di Siena
- Facoltà: Economia
- Esame: Politica Economica dell'innovazione
- Docente: Maria Alessandra Rossi
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