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Il principio di legalità: determinatezza e tassatività


Con questo principio si mira ad evitare che il giudice possa farsi produttore di diritto penale nel corso dei giudizi attingendo alle fonti sostanziali.
La determinatezza concorre a chiudere l’insieme dei reati, impedendo al giudice di crearne di nuovi in via interpretativa.
La tassatività vieta al giudice di ricorrere a strumenti che consentono l’applicazione delle norme penali al di fuori delle fattispecie astratte descritte dalle stesse, ossia il divieto di analogia.

Il principio di determinatezza comporta due conseguenze:
- verso il legislatore impone la formulazione chiara e precisa delle norme;
- verso i giudici riduce le scelte applicative, questo aspetto varia di intensità nel corso della storia proporzionalmente alla fiducia che la società ripone verso il sistema giudiziario.
Non si trovano riferimenti espliciti al principio di determinatezza: il codice civile ne tratta indirettamente all’art. 14 prel. c.c., mentre il codice penale all’art. 1 c.p. col termine “espressamente” e all’art. 119 c.p.
La giurisprudenza, per dare fondamento costituzionale a tale principio, ha dato una apposita interpretazione agli artt. 132-252-253 cost.

Tratto da DIRITTO PENALE: PRINCIPI E DISCIPLINA di Stefano Civitelli
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