Come si presenta l’insonnia
Normalmente il sonno è interrotto da una serie di micro risvegli di cui non si ha consapevolezza o memoria. E’ fisiologico che il sonno possa essere interrotto o alterato da svariati stimoli ambientali e da vicende personali. A tutti, o quasi, capita di dormire male.
E’ un disturbo molto diffuso, diversamente articolato nelle sue manifestazioni, originato e mantenuto da molteplici fattori, spesso associato a disagi fisici e mentali.
Diversi dati epidemiologici indicano che è un antecedente di: disturbi psichiatrici (depressione, ansia), disturbi medici (ipertensione, disturbi metabolici e immunitari)
Insonnia significa letteralmente “mancanza di sonno”. I processi che regolano l’inizio e il mantenimento del sonno fanno capo al sistema nervoso centrale e tutte le principali regioni del cervello sono coinvolte.
Disturbo di inizio, mantenimento e risveglio precoce del sonno o sonno non ristorativi o di cattiva qualità: si può definire insonnia un simile disturbo solo se tali difficoltà incorrono nonostante la presenza di circostanze (ambientali, temporali) opportune per il sonno e se si associa ad almeno una delle seguenti classi di conseguenze negative diurne riportata dal paziente:
CLASSE A) fatica/malessere
CLASSE B) difficoltà di attenzione, concentrazione o memoria;
- difficoltà relazionali/sociali o di prestazione scolastica;
- disturbo dell’umore/irritabilità;
- sonnolenza diurna; riduzione della motivazione/energia/iniziativa;
- maggiore propensione a commettere errori o avere incidenti sul lavoro o
- alla guida; tensione, mal di testa;
- preoccupazioni o paure riguardo al sonno.
Sono necessarie tre condizioni perché si possa definire un disturbo del sonno “insonnia”: ci devono essere le condizioni per avere un sonno adeguato, il disturbo deve verificarsi frequentemente e per un certo periodo di tempo, al disturbo del sonno devono conseguire apprezzabili disfunzionalità nella giornata successiva (stanchezza, malumore, difficoltà cognitive).
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