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Acinesia


Nella malattia di Parkinson o comunque nelle malattie extrapiramidali in generale, siccome viene a mancare l'avvio della sequenza generata internamente si verifica un fenomeno che viene chiamato acinesia inteso come non solo paucità di movimenti ma anche e soprattutto come deficit dell'avvio della sequenza motoria generata internamente.

Esempio: sequenza generata esternamente, c'è un giocattolo, noi siamo esortati dall'esterno a compiere questo movimento, il movimento quindi è generato da uno stimolo esterno, da un qualcosa che suscita l'interesse. Un conto è "parto ed eseguo il movimento" (movimento interno) e un conto è "vedo una cosa che m'interessa parto ed eseguo il movimento" (movimento esterno).
Quando viene meno la capacità di muoversi spontaneamente, cioè di avviare spontaneamente la sequenza motoria ci dobbiamo appoggiare ai segnali esterni, nella acinesia che si ha nel Parkinson succede proprio questo.

L’acinesia è l’ incapacità ad avviare il movimento generato internamente: se non posso muovermi perchè ho generato autonomamente lo start, devo sfruttare i segnali esterni.  
Tant'è che esiste un fenomeno nel Parkinson che è la cosiddetta CINESIA PARADOSSA  ovvero un parkinsoniano di vecchia data, che è fermo da tanto, che non si muove più, che non si muoverebbe mai, c'è un incendio si alza e corre, quanto più forte è emotivamente lo stimolo esterno quanto più il paziente si muove, ecco perché i soggetti che stanno accanto al parkinsoniano imparano questi trucchi queste strategie.
Bisogna quindi che il movimento sia generato esternamente e non internamente, esempio toccare le mani del paziente e dire “dai andiamo”.

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
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