L'adattamento del diritto internazionale e le competenze delle regioni
Il problema delle regioni sorge quando il diritto internazionale tocca le materie che la Costituzione riserva alla competenza regionale. Si ritiene che ad immettere il diritto internazionale nel nostro ordinamento sia il potere centrale. Tuttavia questo comporta dei problemi, visto che la Costituzione riserva determinate materie alla competenza esclusiva delle regioni con conseguente impossibilità di interferenza da parte dell'ordinamento centrale.
Innanzitutto si può dire che, in linea di principio, se la legge regionale è in contrasto con una norma del diritto internazionale di qualsiasi tipo, vincolante per il nostro ordinamento, è costituzionalmente illegittima. Le regioni, pur essendo dotate di una sorta di autonomia, non sono soggetti del diritto internazionale, perché è sempre lo Stato centrale (che ha poteri sovrani) che decide se assumere o meno obblighi internazionali.
All'inizio, il legislatore e la Corte Costituzionale sostenevano che tutto ciò che era del diritto internazionale rientrava nella materia degli "affari esteri" ed era di competenza esclusiva dello Stato centrale. Tuttavia nelle materie riservate alla competenza delle regioni, in caso di inerzia di queste ultime, lo Stato non poteva sostituirsi, rischiando quindi di essere chiamato a rispondere per carenze od omissioni non sue. Succesivamente si mutò orientamento: le regioni venivano "delegate" dal potere centrale a partecipare all'attuazione e specificazione dei diritto internazionale. Dopo molteplici critiche, la tesi oggi sostenuta è che la Corte riconosce la competenza autonoma ed originaria delle Regioni nelle loro materie di competenza. Lo Stato centrale può sostituirsi non solo in caso di inerzia, ma anche di urgenza o esigenze di uniformità sorrette dall'interesse nazionale, oppure quando una sua disposizione risulti direttamente attuativa della norma comunitaria e necessaria al proseguimento della finalità attuativa.
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Autore:
Alessandro Remigio
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- Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
- Facoltà: Economia
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