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Il centro Media Studies




Il centro Media Studies fu all’inizio introdotto come un programma americano riguardante i media americani, ma non per molto, in quanto divenne presto un centro internazionale per i giornalisti.
Gli studi furono organizzati intorno alle:
1. relazioni tra i governi ed i media;
2. l’economia dei media;
3. la natura e la qualità delle notizie e delle informazioni;
4. educazione e formazione dei professionisti dei media.
Per molti critici il centro era considerato una miniera d’oro, un luogo di informazione seria sotto ogni punto di vista e non solo nel giornalismo. Il centro cercò di essere una fonte imparziale, non semplicemente promuovendo l’industria dei media, ma capendoli in un contesto di ricerca e critica.
Era un laboratorio sperimentale dove nuove forme tecnologie erano esplorate e venivano ricercate soluzioni pratiche. Era anche un luogo di formazione per educatori che cercavano di portare un cambiamento e di porsi in un contesto più ampio. Pertanto questo centro fu una piattaforma rispettabile per l’analisi e la valutazione.
Fine di un’istituzione
Frank Stanton una volta suggerì che le istituzioni dovrebbero avere limiti di tempo, circa 10 o 15 anni, dopodiché dovrebbero chiudere o reinventarsi.
Poiché le istituzioni si evolvono in risposta ai trend sociali, al Media Studies Center fu chiesto di indirizzarsi verso cambiamenti radicali nei media o nelle istituzioni dei media ma il fondatore scelse semplicemente di non continuare il programma; il Media Studies Center, quindi, poteva anticipare la sua chiusura all’inizio del 1991, invece la fondazione cambiò il suo nome in Freedom Forum ed iniziò un nuovo corso.

Tratto da RESPONSABILITÀ DEI MEDIA di Marco Cappuccini
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