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Applicazioni del LTPc in CTU


La CTU è un intervento che può essere richiesto dal giudice in caso di separazione conflittuale o divorzio. Il perito dichiara con un giuramento che risponderà ai quesiti del giudice.
Obiettivi: creare un tempo sospeso in cui possa comprendere la vicenda familiare e cercare le risorse x favorire la ristrutturazione delle relazioni familiari e l’evoluzione della vicenda separativa Solitamente il giudice chiede al perito di indagare:
-caratteristiche di personalità del bambino e dei genitori;
-rapporti familiari;
-eventuali altri partner;
-rapporti con le famiglie d’origine.
Non esistono normative su come deve essere fatta una CTU, quindi ogni consulente segue un proprio modello. Una metodologia prevede:
1) colloquio congiunto con gli ex coniugi: nella fase iniziale x raccogliere info su come è rappresentata da ciascun partner la storia della coppia e sulla relazione attuale tra gli ex; nella fase finale x stimolare il raggiungimento di accordi e ritrovare ambiti di cooperazione
2) colloquio individuale con ciascun genitore: per raccogliere informazioni relative alla storia personale di ciascuno in uno spazio protetto dalla conflittualità
3) colloquio con il minore: (se ha almeno 6 anni): per ricavare informazioni anamnestiche e relazionali e indagare i vissuti e desideri, il suo disagio e il suo canale di espressione privilegiato in un ambiente protetto e neutrale.
4) indagine relazionale-ambientale: come strumento utile a rilevare lo spazio psicologicorelazionale, il clima affettivo dell’ambiente in cui vive il minore e le risorse nei rispettivi contesti ambientali. L’indagine si svolge sotto forma di visita domiciliare e colloqui con insegnanti, altre persone significative (es. parroco), nuovi partner, nonni.
5) batteria di test psicodiagnostici: per approfondire alcuni aspetti della personalità delle parti e fare ipotesi sui meccanismi di collusione alla base del conflitto
6) osservazione delle relazioni familiari tramite LTPclinico: l’LTPc consente di diagnosticare il livello di alleanza di una famiglia. Questo può essere utile x dare delle indicazioni sul tipo di intervento cui una famiglia può aver bisogno:
• alleanze cooperative--> nessun intervento; affidamento condiviso con ampie frequentazioni da parte del genitore non affidatario.
• alleanza in tensione--> si indica la mediazione familiare x rinegoziare i punti su cui la famiglia non riesce a trovare accordo; affidamento condiviso.
• alleanze collusive--> si può consigliare un monitoraggio dei servizi sociali, una psicoterapia, e in subordine una mediazione familiare; affidamento condiviso.
• alleanze disturbate--> si può consigliare un monitoraggio dei servizi sociali o una psicoterapia; affidamento monogenitoriale o condiviso ma con grosse limitazioni.

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