L'identificazione parziale dello spettatore cinematografico
C’è una forma d’identificazione che mette ciò in particolare evidenza: l’identificazione parziale, altamente selettiva, che si limita a mutuare dall’oggetto uno solo dei suoi tratti; quest’identificazione a partire da un solo tratto si produce di frequente tra persone che non hanno tra loro alcuna simpatia ne alcuna attrazione libidica, e funziona in particolare a livello collettivo. Questa constatazione può render conto dello scacco, per ingenuità, del cinema edificante, che postula che il carattere e le azioni del buon personaggio dovrebbero bastare a generare la simpatia e l’identificazione dello spettatore; nell’attaccamento dello spettatore al personaggio filmico, l’identificazione ad un ruolo tipologico è all’opera in qualche modo in tutti i film di finzione e svolge senza alcun dubbio un ruolo essenziale ad ogni identificazione al personaggio in un film.
Questo sostrato arcaico di ogni identità al personaggio non potrebbe rendere conto, senza un’eccessiva semplificazione, dei complessi meccanismi dell’identificazione diegetica nel cinema, e in particolare dei due caratteri più specifici di questa identificazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Cinema
- Titolo del libro: Estetica del film
- Editore: Lindau - Torino -
- Anno pubblicazione: 1999
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