Skip to content

Il cibo "tradizionale"


I piatti tipici non sono sempre autoctoni, ma è l’abitudine a mangiarli che diventa autoctona. I commerci, le scoperte, le esplorazioni hanno ogni volta portato cose nuove sulla tavola della gente, facendo diventare autoctoni certi piatti con ingredienti che prima non erano conosciuti. La tradizione è spesso il prodotto di una proiezione del presente sul passato piuttosto che di una continuità storica profonda. Molte cose sono antiche, ma non si sono trasmesse di generazione in generazione e non sono diventate tradizione; altre, anche meno antiche, hanno dato risposte a esigenze del presente e lo sono diventate. Nell’attuale concezione di tali prodotti, però, notiamo l’abbandono della dimensione di autoconsumo o di scambio locale per venire immessi sui mercati internazionali: affinchè ciò avvenga, però, devono essere definiti da parametri che sono spesso sovranazionali. Il prodotto locale nasce nel momento in cui viene definito su scala globale, senza dimenticare tutte le battaglie per assicurarsi la denominazione di origine, protetta o controllata, per garantire l’unicità del prodotto: che, però, vengono tutelate da norme uguali a quelle che tutelano gli altri e che finiscono per attenuarne la differenza imponendo parametri comuni. La tipicità finisce per diventare quindi uno standard, che si rifà a parametri ufficiali e internazionali.

Tratto da IL PRIMO LIBRO DI ANTROPOLOGIA di Elisabetta Pintus
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.