L'antropologo e la lettura
Antropologia e filosofia non possono fare a meno di confrontarsi e di utilizzarsi a vicenda: coloro che appartengono a una data società si capiscono e capiscono il proprio universo sociale, poiché attivano uno specifico sapere fondato su disposizioni acquisite, schemi di pensiero, esperienze, informazioni, che applicano alla propria situazione personale. I metodi impegnati quindi si collocano lungo la linea di convergenza dell’individuale e del collettivo: si deve tentare di comprendere tali metodi osservando comportamenti e analizzando discorsi, mettendo a confronto le proprie osservazioni con un sapere accumulato nella letteratura. Gli serve per gestire una certa tensione tra il dialogo che intrattiene sul campo con i suoi interlocutori e quello più astratto che mantiene con i suoi autori: dovrà evitare volta per volta di soffocare le esperienze sul campo con quello che già sa e di stimolare la curiosità grazie alla propria cultura antropologica. Questo differenzia il campo dal reportage.
Bisogna però evitare il neofunzionalismo, che tende a spiegare tutto come sintomo di un’epoca, poiché si rischia di incagliarsi in un determinismo integrale. Ogni ricercatore è collocato nella propria cultura, ma tenta di affrancarsene, impegnandosi in un dialogo con autori di altre epoche, discipline e luoghi. Ciò che si osserva da un punto di vista specifico non si spiega interamente con le condizioni storiche che rendono possibile tale prospettiva: certe verità resistono alla contestualizzazione radicale. I grandi pensatori indossano gli abiti della propria epoca, ma il loro pensiero è di ogni tempo, ma bisogna leggere prospettando una doppia lettura: prima quella del contesto culturale dell’epoca, e poi quella delle conoscenze acquisite da allora. Per un antropologo la lettura svolge una funzione fondamentale nell’apprendimento di una cultura professionale fatta di un insieme di conoscenze, di disposizioni etiche, di valori, di principi pratici.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisabetta Pintus
[Visita la sua tesi: "L'individuazione di nuovi segmenti turistici: ''il turismo danzante''"]
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Economia
- Esame: Demoetnoantropologia
- Docente: Felice Tiragallo e Tatiana Cossu
- Titolo del libro: L'antropologia del mondo contemporaneo
- Autore del libro: Marc Augè, Jean Paul Colleyn
- Editore: Elèuthera
- Anno pubblicazione: 2006
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