L’antropologia della performance
Alla fine degli anni ’70 si passa da una scienza dei fatti, delle norme, delle strutture, a una scienza dei processi: le etnie non sono più entità chiuse e compiute, ma produzioni storiche in divenire. In tutte le maniere di usare il corpo umano dominano i fatti dell’educazione; il concetto di habitus mira a rendere conto dell’acquisito, che si incarna nei corpi e nelle menti sotto forma di disposizioni durevoli, che si possono osservare nelle posture, nei gesti, nelle mimiche, nell’espressione dei sentimenti. Gran parte della vita sociale e dei processi cognitivi non passa dal linguaggio ed è difficile esprimerla verbalmente: per questo si ricorre alla fotografia e alle registrazioni audiovisive, che mettono in luce aspetti importanti che non sono costitutivi sul piano del linguaggio.
La società è permeata di teatralità: ed è per questo che nasce il campo interdisciplinare chiamato performance studies, campo che comprende teatro, musica, danza, riti, preghiere, sacrifici, tradizioni orali, carnevali. L’evento è destinato a produrre effetti sul pubblico, che ne è spesso partecipe; la comunicazione con un altro mondo passa soprattutto da messe in scena suggestive che avvicinano il rito all’arte, con una loro dimensione estetica: qualsiasi religione ha bisogno di bellezza, regia, spettacolo, poiché nel rito sono in gioco aspetti profondi della coscienza umana, il rapporto con l’universo, il ciclo della vita e della morte, il mistero della procreazione… La traduzione di performance con spettacolo gli fa perdere la dimensione performativa, secondo la quale l’oggetto e la sua creazione si confondono, producendosi simultaneamente: anche gli spettacoli rituali sono performances, vanno al di là di se stessi, si mettono in gioco, fanno parte delle pratiche con cui una cultura si crea e si trasforma.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisabetta Pintus
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- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Economia
- Esame: Demoetnoantropologia
- Docente: Felice Tiragallo e Tatiana Cossu
- Titolo del libro: L'antropologia del mondo contemporaneo
- Autore del libro: Marc Augè, Jean Paul Colleyn
- Editore: Elèuthera
- Anno pubblicazione: 2006
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